Don Giustino Russolillo è Santo, la fiaccolata dei fedeli a Pianura

Don Giustino Russolillo è Santo, la fiaccolata dei fedeli a Pianura
di Giuliana Covella
Domenica 15 Maggio 2022, 23:03 - Ultimo agg. 17 Maggio, 07:25
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«Viva San Giustino!». Centinaia di fedeli hanno invocato in coro il nome del loro patrono, ieri sera, tra le strade di Pianura durante la fiaccolata in onore del parroco che in mattinata è stato canonizzato (insieme ad altri 9 beati) da Papa Francesco in piazza San Pietro a Roma. Da ieri infatti l’appellativo “don” per padre Giustino Maria Russolillo, fondatore dei Vocazionisti a Pianura, è stato sostituito. Il sacerdote, che nacque e operò fino alla morte nel 1955 nel quartiere dell’area occidentale, è diventato santo. Alla celebrazione nella capitale si sono svolte in concomitanza una serie di iniziative nel territorio d’origine del santo, conclusesi con la fiaccolata davanti al Vocazionario da lui fondato. 

Drappi, lenzuola, cori e preghiere hanno accompagnato sin dalle prime ore del mattino i festeggiamenti per la canonizzazione di padre Russolillo, diventato da ieri San Giustino. Un quartiere in festa per il suo “nume tutelare”, il sacerdote che resse la parrocchia di San Giorgio Martire dal 1920 al 1925, fondando la Congregazione dei Vocazionisti e delle Suore Vocazioniste. A Pianura gli omaggi al santo hanno visto il momento clou della partecipazione popolare con la fiaccolata partita alle 21 dalla rotonda a lui dedicata in via Montagna Spaccata, a cui hanno partecipato centinaia di cittadini e che si è conclusa con la venerazione delle reliquie nella cripta del Vocazionario. In tantissimi i fedeli partiti per Roma per assistere alla canonizzazione, tra cui Claudio Ciotola, presidente associazione Stampa campana “Giornalisti flegrei” e tra gli organizzatori dell’iniziativa: «“Fatti Santo” sono le parole che San Giustino diceva a tutti e nell’omelia di ieri Papa Francesco ci invitava a santificarci nella nostra vita quotidiana. Un’emozione fortissima vederlo finalmente proclamare santo in piazza San Pietro alla presenza di più di 7mila persone. Ora non bisogna fermarsi per rilanciare Pianura, spesso alla ribalta delle cronache per camorra e rifiuti». A poche ore dalla fiaccolata a Pianura gli fa eco il consigliere comunale e pianurese doc Giorgio Longobardi: «Oggi è un giorno di giubilo per il quartiere e la città.

Erano 1700 anni che non veniva celebrato un santo appartenente alla Curia di Pozzuoli e ciò rende ancora più evidente la grandezza dell’evento. Ho un’emozione particolare avendo frequentato le scuole dalle suore Vocazioniste e ho sempre sentito dentro di me un grande trasporto verso San Giustino: non a caso ho partecipato a volte da attore alle rappresentazioni teatrali in suo onore».

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Ma le iniziative per venerare il santo nel suo quartiere natìo non finiscono qui. Una celebrazione di ringraziamento si terrà sabato prossimo alle 16.30 nel piazzale del Vocazionario, in via Torricelli 29, dove c’è la sede della Casa Madre dei Vocazionisti e la cripta in cui riposano le spoglie di San Giustino, che ieri ha visto un pellegrinaggio di devoti italiani e stranieri (i Vocazionisti sono presenti in 18 Paesi) in preghiera dinanzi al corpo del santo fino a tarda sera. «La canonizzazione è stata un’emozione indescrivibile per tutta la nostra comunità - ha detto Andrea Saggiomo, presidente della IX Municipalità, che ha partecipato alla cerimonia in piazza San Pietro - San Giustino rappresenta per noi motivo di orgoglio e soprattutto un modello a cui ispirarsi. L’indissolubile legame con il quartiere restituisce in modo forte alla comunità di Pianura un tratto caratterizzante della propria identità e della propria cultura sul quale fondare il rilancio del territorio». 

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