Napoli, la donna bruciata viva in casa: «Fatale una sigaretta»

Napoli, la donna bruciata viva in casa: «Fatale una sigaretta»
di Luigi Sabino
Lunedì 1 Novembre 2021, 09:33 - Ultimo agg. 17:11
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Una sigaretta spenta male prima di addormentarsi. Sembra essere questa la causa dell'incendio in cui ha trovato la morte Assunta Vivard. A riferirlo sono gli stessi soccorritori che sono accorsi in via Domenico Fontana per domare le fiamme divampate all'interno dell'abitazione occupata dalla donna e che si sono imbattuti nel suo cadavere. Il tragico episodio poco dopo l'alba di ieri mattina quando alcuni inquilini dello stabile hanno allertato la stazione dei carabinieri Vomero-Arenella segnalando che, dall'appartamento dove viveva la Vivard, si erano sprigionate le fiamme. Immediatamente, i militari dell'Arma hanno diramato l'allarme precipitandosi sul posto insieme ai mezzi dei vigili del fuoco. Sono stati questi ultimi, una volta raggiunta l'abitazione del quarto piano, a fare la macabra scoperta. In una delle stanze, domate le fiamme, hanno, infatti, trovato il corpo carbonizzato dell'anziana donna.

Tuttavia, non è ancora chiaro se a mettere fine alla vita dell'83enne siano state le fiamme oppure, come appare più verosimile, sia deceduta nel sonno a causa del fumo e, solo in seguito, aggredita dal fuoco. Sul punto bisognerà attendere l'esito dell'esame autoptico disposto nei prossimi giorni per ordine della magistratura. La salma della signora Vivard, infatti, è stata trasportata alla camera mortuaria del II Policlinico. Sotto sequestro anche l'abitazione, nel frattempo dichiarata inagibile, dove saranno effettuati ulteriori accertamenti. Unica certezza, almeno per il momento, l'esclusione dell'origine dolosa del rogo. I vigili del fuoco, nel corso dei primi sopralluoghi, non avrebbero, di fatto, trovato nulla che faccia pensare alla possibilità che qualcuno abbia, volontariamente, appiccato il rogo. Una ipotesi che sembra essere confermata anche dai risultati dei rilievi eseguiti dal medico legale e dai militari della 7 sezione del Nucleo Investigativo di Napoli sul corpo della anziana signora. Una tragedia accidentale, quindi, quella che ha messo fine alla vita di Assunta Vivard.


Di lei, agli investigatori, hanno parlato alcuni vicini che l'hanno descritta come persona ben voluta da tutti oltre che come incallita fumatrice, altro particolare che sembra confermare la teoria della atroce fatalità.

Non solo. Da diverso tempo, hanno riferito gli altri condomini, viveva da sola all'interno della sua abitazione di via Fontana dove, periodicamente riceveva le visite dell'unica figlia, accorsa sul posto dopo essere stata allertata dai soccorritori. Una vicenda che sembra essere la fotocopia della tragedia costata la vita ad un'altra anziana, Clara Iungano, la 94enne uccisa dalle fiamme nella sua camera da letto lo scorso mese di giugno. Anche in quel caso, accertarono i vigili del fuoco, a far divampare l'incendio fu una sigaretta.

 

La donna, nonostante l'età avanzata, non aveva rinunciato al suo unico vizio e approfittando di un momento di assenza della figlia, con cui condivideva l'abitazione di via Mancini, a pochi passi dai Gradoni del Pietraio, aveva deciso di concedersi qualche boccata. Anche in quel caso, infatti, nonostante la celerità dei soccorsi, arrivati pochi minuti dopo l'allarme lanciato dagli altri abitanti del palazzo, non fu possibile salvare la donna, il cui corpo, ormai consumato dal rogo fu trovato in quello che rimaneva della camera da letto. Più fortunato, invece, un 42enne di via Merliani, anche lui, pochi giorni fa, coinvolto nell'incendio della sua abitazione. L'uomo, tuttavia, è riuscito a mettersi in salvo prima che le fiamme si propagassero all'intero appartamento.

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