Napoli, studenti a piazza Mercato: «Vaccinati contro il vandalismo, ama la tua città»

Napoli, studenti a piazza Mercato: «Vaccinati contro il vandalismo, ama la tua città»
di Alessandra Martino
Martedì 25 Gennaio 2022, 16:59 - Ultimo agg. 26 Gennaio, 07:23
5 Minuti di Lettura

I bambini e i ragazzi dell’istituto comprensivo Campo del Moricino si dissociano dalla violenza e gli atti di vandalismo che nell'ultimo periodo hanno coinvolto il quartiere di piazza Mercato a Napoli.

Sono i più piccoli a dire basta e lo fanno scendendo in piazza. In mattinata, sono scesi con bandiere e cartelloni, per dare forza e visibilità al loro appello, in piazza hanno sventolato insieme ai volontari di Asso. Gio.Ca, e la vicesindaca di Napoli, Mia Filippone, una maga bandiera della Pace chiedendo alle istituzioni, dopo numerosi atti vandalici avvenuti nel quartiere, il recupero della vivibilità della zona. 

Gli studenti sono stati guidati dalla dirigente scolastica Giuliana Zoppoli, dai docenti, dal parroco don Donato Liguori e dai volontari Asso.Gio.Ca. con il presidente Gianfranco Wurzburger e dalla vicesindaca del Comune di Napoli. 

Ormai è sotto gli occhi di tutti: piazza Mercato è abbandonata a se stessa. Un tempo meta turistica e di ritrovo per gli stessi partenopei, oggi la piazza è stretta in un mega cantiere della ripavimentazione di piazza del Carmine e il degrado della chiesa di Sant’Eligio e l’atmosfera è sempre più desolante. 

«Noi vogliamo che si facciano delle attività e che si che ci sia attenzione da parte delle istituzioni - ha spiegato il Wurzburger - Abbiamo avuto rassicurazioni dal sindaco, dal vicesindaco, dallo stesso assessore al turismo Teresa Armato che ci ha garantito che ci sarà un tavolo prettamente per piazza Mercato. Siamo stanchi, la piazza è deserta - ha proseguito Wurzburger- Ci sono locali abbandonati, la chiesa di Sant’Eligio che è stata deturpata e vandalizzata più volte.

Quindi veramente basta. I ragazzi sono loro che stanno gridando ad alta voce, vogliamo che la piazza sia nostra e che tutto quello che ci circonda venga valorizzato». 

Video

Ci troviamo di fronte ad una piazza scarna: dove non ci sono le opportunità che potrebbe e dovrebbe offrire una piazza di questo tipo e di queste dimensioni. Nella notte tra il 17 ed il 18 gennaio, inoltre, un gruppo di ragazzini per “festeggiare” Sant'Antonio ha appiccato il fuoco a tre falò su tre punti diversi della piazza, uno al centro di piazza Mercato, incendiando alcuni cassonetti per la raccolta dei rifiuti, un altro sulla facciata laterale della monumentale chiesa di Sant'Eligio, a pochi passi dalla sede Asso.Gio.Ca., e un altro nell'area pedonale di via Sant'Eligio.

Oggi, sono ancora visibili i danni che il fuoco ha provocato: «Credo che questo atto di vandalismo, sia stato un’opportunità - ha raccontato la dirigente dell'istituto, Giuliana Zoppoli - per far capire come questa piazza sia importante per il nostro quartiere e la nostra città. Dobbiamo prenderci cura dei nostri spazi, perciò da questo atto negativo e violento abbiamo colto l’aspetto positivo, per riappropriarci dei nostri spazi e della nostra città e prenderci cura di essa. Questo è un po’ l’intento di questa manifestazione». 

 

La scelta di questa manifestazione è partita proprio dai ragazzi, dai bambini dell’istituto, accolta con piacere e stupore dalla dirigente Zoppoli e da Wurzburger, sempre attivo per la riqualificazione del quartiere.

«Sono stati ragazzi, i bambini che si sono resi conto di quanto possa essere triste, vedere una ricchezza di questa dimensione, come la chiesa di Sant’Eligio danneggiata da bambini e dai ragazzi della loro età. Non da adulti - ha continuato la dirigente dell'istituto Moricino - Questo atto esprime sicuramente un malcontento, quindi, cerchiamo di capire perché un atto del genere sia accaduto».

«Per quello che hanno provocato alle pareti di una basilica del 200, vuol dire che questi ragazzi non hanno neanche il senso del luogo dove vivono - ha denunciato la vicesindaca di Napoli, Mia Filippone - Non hanno il senso della bellezza, della storia, della tradizione della nostra città. Quindi, bisogna ancora lavorare tantissimo e ci vuole l’impegno di tutti». 

La vicesindaca Filippone ha poi fatto sapere che l'assessore al Turismo, Teresa Armato, si è già attivata insieme con l'assessore al bilancio, Pier Paolo Baretta. La Filippone ha sottolineato che personalmente è in contatto con NapoliServizi per trovare una soluzione in breve tempo per rivalutare il quartiere. «Noi ora dobbiamo cercare di uscire dall’emergenza degli interventi tampone ed entrare invece in una dimensione programmatoria - ha detto la vicesindaca - Bisogna entrare in una logica in virtù della quale il Comune si prende cura ciò che è possibile e lo deve fare chiaramente nell'interesse della città».

L'appello dei ragazzi di questa mattina, dunque, era quella di sconfiggere paura e omertà e per questo chiedono aiuto alle autorità e alle istituzioni, per occupare una volta e per tutto gli spazi abbandonati e rivalutare i monumenti trascurati. Facendo sì, che la piazza deserto, sia solo un brutto e lontano ricordo

© RIPRODUZIONE RISERVATA