Napoli, al Policlinico Federico II donato un ecografo di ultima generazione: «Negli ultimi mesi 300 pazienti positive al momento del parto»

Napoli, al Policlinico Federico II donato un ecografo di ultima generazione: «Negli ultimi mesi 300 pazienti positive al momento del parto»
Venerdì 26 Febbraio 2021, 17:39 - Ultimo agg. 27 Febbraio, 20:25
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Un ecografo di ultima generazione dotato di tre sonde, capace di realizzare ecografie di secondo e terzo livello per la diagnosi e cura della salute del feto. Il sistema altamente sofisticato è stato donato questa mattina da fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus e fondazione Vodafone Italia -  impegnate in prima linea dall'inizio della pandemia con iniziative a supporto dell'emergenza sanitaria -  all’azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli, sede del più grande centro nascite della Campania. Il macchinario contribuirà a realizzare percorsi nascita sicuri per le mamme e i loro bambini nell'ambito del Progetto Maternità Covid 19 promosso dalla fondazione Rava, e sostenuto da fondazione Vodafone Italia.

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La cerimonia di donazione è avvenuta alla presenza del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II Anna Iervolino, del Presidente della V Commissione “Sanità e sicurezza sociale” della Regione Campania Vincenzo Alaia, del Direttore del Dipartimento ad Attività Integrata Materno-Infantile Giuseppe Bifulco, del responsabile dell’UOSD di Patologia Materno fetale e del Percorso Nascita dell’Azienda Mariavittoria Locci, del Project Manager della Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus Emma Bajardi, del Ran Manager di Vodafone Italia in rappresentanza di Fondazione Vodafone Francesco Mollica.

«La prima ondata ci ha sfiorato, non ci ha colpito davvero. Come hub regionale per le gestanti positive al Covid durante la prima fase abbiamo trattato non più di 10 casi. La seconda ondata ci ha travolti come uno tsunami: in meno di 3 mesi sono state 300 le donne trattate a partorire nel nostro centro – ha sottolineato il direttore del dipartimento materno infantile dell’azienda, Giuseppe Bifulco - Abbiamo dovuto distinguere in maniera importante i percorsi e chiaramente, grazie anche al supporto delle fondazioni Rava e Vodafone, siamo stati in grado di garantire alle donne positive, e non solo, una adeguata assistenza.

Le donne erano terrorizzate dalla possibilità di trasmissione al proprio feto ma nel corso della nostra esperienza le abbiamo rasserenate: sui circa 300 parti non abbiamo avuto nessun caso di trasmissione verticale da madre a feto, e tutti i neonati nei controlli effettuati nell’immediato post nascita, cioè a 24- 48 e 72 ore, sono stati dimessi con tamponi negativi».

Un impegno ben rappresentato dal numero degli esami ecografici di secondo e terzo livello effettuati nel 2020: 15.000 tra esami ambulatoriali, di screening, diagnostica invasiva e non, reparto di degenza ad alto rischio, reparto covid e reparto di day hospital effettuati dal Dipartimento Materno Infantile. «Dei 90 posti letto disponibili presso la clinica ostetrica e ginecologica, a partire dalla seconda ondata, ben 30 posti sono stati riservati alle pazienti Covid - afferma la prof.ssa Mariavittoria Locci Responsabile della UOSD Patologia Materno Fetale e del Percorso Nascita dell’AOU Federico II - Malgrado il periodo tempestoso siamo stati in grado di garantire la massima assistenza sia alle pazienti Covid positive sia alle pazienti Covid free. Dei quasi 3000 parti espletati presso l’AOU Federico II nel 2020, circa la metà è rappresentata da gravidanze ad alto rischio, con 300 pazienti Covid positive al momento del parto».

A margine della cerimonia la direttrice generale dell’azienda ospedaliera universitaria Anna Iervolino, ha voluto ringraziare entrambe le fondazioni per la donazione «che consente di qualificare ulteriormente l’assistenza che il Policlinico offre nel settore della ostetricia e ginecologia - ha commentato -  la Federico II ha dato un contributo essenziale in questa disciplina durante il covid con posti letto e un intero reparto ad hoc per assistere le donne gravide se affette da covid .Il nostro impegno ha sollecitato la curiosità di queste due grandi realtà che quindi hanno voluto esserci vicini nella nostra lotta alla pandemia». 

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«Abbiamo lavorato molto sin dalla prima ondata di questa emergenza e continuiamo a farlo senza sosta. Siamo orgogliosi del nostro progetto Maternità Covid-19 e profondamente grati a Fondazione Vodafone Italia che ci sostiene nel difendere le mamme e i bambini anche a Napoli. Il Policlinico Federico II è tra i più grandi Hub Covid-19 d’Italia e siamo onorati di aver risposto, celermente, all’esigenza del Reparto Maternità Covid-19 donando una apparecchiatura sofisticata che possa essere di ulteriore aiuto alle future mamme e a al personale sanitario - ha dichiarato Emma Bajardi, Project Manager Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus - Ed ora siamo davvero felici di far giungere il nostro aiuto contro il Covid-19 anche a Crotone e ad Agrigento». 

«Napoli rappresenta la tappa di un percorso che Fondazione Vodafone ha intrapreso assieme a Fondazione Francesca Rava, nel sostenere concretamente le persone colpite dalle conseguenze sanitarie della pandemia  Affrontare la maternità in sicurezza in un momento così difficile, vuol dire guardare al futuro con fiducia; va in questa direzione il nostro contributo per una struttura fondamentale per il territorio come il Policlinico Universitario Federico II» ha fatto sapere Adriana Versino, consigliere delegato di Fondazione Vodafone Italia. 

Fondazione Vodafone Italia e Fondazione Francesca Rava N.P.H.Italia Onlus sono intervenute insieme anche nell'emergenza terremoto in Centro Italia, contribuendo alla ricostruzione dell'Ospedale della Valnerina a Cascia (PG), inaugurato nel settembre 2018.

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