Napoli Est, spazi per famiglie nel Conocal di Ponticelli con un milione del Pnrr

L'utilizzo delle aree in disuso del plesso "ex Bordiga"

Napoli Est, spazi per famiglie nel Conocal di Ponticelli con un milione del Pnrr
di Alessandro Bottone
Giovedì 22 Dicembre 2022, 12:14
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Un milione di euro sarà utilizzato per rigenerare una scuola nel Conocal, rione di case popolari di Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli. Con le risorse del PNRR si riqualificano alcuni spazi del bene comunale così da realizzare un centro polifunzionale destinato alle famiglie. Si tratta, in particolare, delle risorse del piano di messa in sicurezza dell'edilizia scolastica che permettono di avviare la manutenzione di alcuni locali al piano terra dell'istituto comprensivo 88° Eduardo De Filippo in via Flauto Magico, nel cuore del complesso di edilizia residenziale pubblica di Napoli Est.

Un’ala della scuola, inutilizzata per la didattica, lascerà spazio a diverse attività dedicate alle famiglie del territorio dove - scrivono i tecnici della VI Municipalità del Comune di Napoli che hanno curato il progetto - «non ci sono occasioni di aggregazione sociale, di crescita culturale e di esperienza di comunicazione globale» viste anche «le molteplici problematiche di disagio sociale» che «inducono gli operatori scolastici a impegnarsi nella prevenzione della dispersione scolastica».

Proprio riutilizzando gli spazi in disuso del plesso "ex Bordiga", difatti, l'istituto scolastico di Ponticelli, in sinergia con altre istituzioni e realtà, potrebbe operare più agevolmente per il recupero, attraverso attività laboratoriali, «delle carenze cognitive e abilità linguistiche, espressive, logiche, scientifiche e tecnologiche e ripristinare la socialità e la legalità in un quartiere che si sente sempre più ai margini della società», si legge negli atti del Comune di Napoli che, con una apposita delibera di giunta del 20 dicembre, ha confermato l'ammissione al finanziamento del progetto che, approvato un anno prima, ha risentito dell'aumento dei costi nel settore edile ed energetico passando da un quadro economico di 950mila euro a quello, appena aggiornato, di un milione e 115mila euro.

Negli futuri spazi rigenerati si immagina di attivare una ludoteca per i piccoli, corsi sportivi, percorsi di teatro, cineforum, momenti di musica, ballo e arti grafiche.

Non mancherebbero la falegnameria e uno sportello di ascolto per famiglie e spazi da dedicare alle donne del quartiere. Difatti, ripristinando le aree sarà possibile, secondo i progettisti, costruire reti di protezione sociale per minori e adolescenti e lavorare per ridurre la dispersione scolastica, il disagio relazionale, i problemi di devianza. Il nodo strategico è l'intervento sulle e con le famiglie per accrescere la consapevolezza dei propri bisogni: in tal senso si evidenzia la necessità di avviare percorsi di orientamento al lavoro e di progetti di socializzazione in modo da prevenire situazioni di emarginazione e disagio.

L'edificio da ristrutturare - realizzato alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso nell'ambito della legge 219 - è circondato da aree verdi che saranno anch'esse recuperate per ospitare nuovi giochi per bambini. Si parte dalla pulizia con la rimozione dei materiali e rifiuti presenti. É necessario demolire alcune tramezzature nella struttura esistente e recuperare murature interne ed esterne. Si interviene anche su impianti, pavimentazioni, infissi, intonaci, eccetera. Per tutti i lavori si prevedono centottanta giorni di cantiere.

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