Napoli Est, col compostaggio via le discariche illecite e sprint sulla raccolta differenziata

Napoli Est, col compostaggio via le discariche illecite e sprint sulla raccolta differenziata
di Alessandro Bottone
Mercoledì 22 Giugno 2022, 19:27 - Ultimo agg. 20:39
4 Minuti di Lettura

Discariche a cielo aperto e mancata differenziazione dei rifiuti mettono in ginocchio molte aree di Ponticelli, il quartiere della zona orientale di Napoli dove sarà realizzato il primo impianto di compostaggio cittadino. La realizzazione dell'infrastruttura sarà accompagnata dall'avvio del servizio di raccolta differenziata porta a porta e dalla bonifica delle discariche illecite.

La questione è stata affrontata nel corso dell'odierna commissione comunale con deleghe all'ambiente e al mare. Alla riunione, presieduta da Carlo Migliaccio, ha preso parte l'assessore all’ambiente del Comune di Napoli, Paolo Mancuso, che ha illustrato il progetto: «Era previsto uno stanziamento iniziale da parte della Regione Campania di 23 milioni e 600 mila euro, poi salito a 31 milioni a causa dell’aumento dei costi segnalato dai progettisti: le risorse aggiuntive sono state assegnate dalla Regione Campania nei giorni scorsi», si legge nella nota di Palazzo San Giacomo. Difatti, la giunta comunale guidata da Gaetano Manfredi ha approvato il progetto definitivo il 31 maggio scorso. Il passo successivo è la gara, per la progettazione esecutiva e la realizzazione del complesso, che sarà curata dall'azienda comunale ASIA Napoli.

L’impianto di compostaggio - che nascerà in un'area pubblica di 72mila metri quadrati in via Domenico De Roberto proprio accanto al depuratore di Napoli Est - è progettato per trattare e valorizzare rifiuti organici di provenienza alimentare miscelati a scarti verdi e altri materiali legnosi.

Detto altrimenti, si recuperano principalmente gli scarti di cibo attraverso una puntuale raccolta differenziata. Il trattamento della frazione organica avviene tramite digestione anaerobica con successiva raffinazione del biogas in biometano e produzione di compost. Si stimano 30mila tonnellate annue di FORSU (rifiuti biodegradabili di cucine e mense) e 5mila di rifiuti lignocellulosici (legno, rifiuti biodegradabili e rifiuti dei mercati).

La realizzazione dell'infrastruttura sarà accompagna da misure di compensazione. Tra queste il rafforzamento del porta a porta su tutto il territorio della VI municipalità (Ponticelli, Barra, San Giovanni a Teduccio): il servizio, finanziato con quasi 10 milioni di euro dalla Regione Campania, permetterà a 37mila famiglie dei tre quartieri di differenziare i rifiuti che saranno prelevati a domicilio. Da dicembre 2022, infatti, saranno eliminati i cassonetti stradali che diventano puntualmente luogo di ulteriore sversamento di ogni tipo di materiale, anche ingombranti e speciali.

Nella riunione di commissione sono stati affrontati alcuni aspetti problematici relativi allo smaltimento illecito dei rifiuti. I consiglieri hanno evidenziato la presenza di discariche a cielo aperto che invadono strade e spazi pubblici del quartiere Ponticelli. In particolare, il consigliere Aniello Esposito (gruppo Partito Democratico) ha denunciato la piaga delle discariche abusive. Queste, «ha assicurato il rappresentante degli impianti di trattamento della frazione organica della Regione Campania Antonio De Falco, saranno eliminate proprio grazie alla presenza dell’impianto». Il consigliere Massimo Cilenti (gruppo Napoli Libera) ha insistito sulla necessità di un «piano di sviluppo concreto per i cittadini della Municipalità che coinvolga tutte le competenze della Giunta. Non solo potenziamento della differenziata, quindi, ma un vero e proprio piano di rilancio di un territorio troppe volte utilizzato in passato per insediamenti che hanno causato disagi ai residenti».

Via Argine, via Virginia Woolf, via Malibran e via Curzio Malaparte sono soltanto alcune delle strade in cui insistono le discariche da bonificare. A queste si aggiungono i siti per i quali, ogni anno, si spendono migliaia di euro per operazioni straordinarie di prelievo. Famiglie, commercianti, imprese e artigiani utilizzano gli spazi pubblici della zona orientale per liberarsi di rifiuti che prevedono specifici iter. Un fenomeno che necessità di maggiori controlli e videosorveglianza come chiesto da cittadini e amministratori locali: azioni che potrebbero rientrare nelle misure di compensazione ma che necessitano di specifiche risorse pubbliche.

© RIPRODUZIONE RISERVATA