Napoli Est, si demolisce tutto il Bronx: più risorse per nuovi alloggi a San Giovanni

La novità della vicesindaco Lieto sui progetti di rigenerazione urbana a San Giovanni e Ponticelli

Il Bronx di San Giovanni
Il Bronx di San Giovanni
di Alessandro Bottone
Venerdì 17 Febbraio 2023, 18:49
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Le palazzine di via Taverna del Ferro saranno completamente abbattute per fare spazio a nuove abitazioni. É la novità che riguarda il cosiddetto "Bronx" di San Giovanni a Teduccio, quartiere nella periferia orientale di Napoli. Ad annunciarlo è stato Laura Lieto, vicesindaca e assessora all'urbanistica del Comune di Napoli che oggi ha partecipato alla riunione di Consiglio della VI Municipalità proprio per illustrare ai consiglieri e ai residenti i progetti di rigenerazione urbana che riguardano diversi complessi di edilizia popolare.

Cambia, dunque, lo scenario immaginato nei mesi scorsi che prevedeva l'abbattimento soltanto di alcuni blocchi delle palazzine di Taverna del Ferro e la rigenerazione degli altri. Il dialogo con i residenti e una ulteriore analisi delle strutture esistenti hanno portato l'amministrazione comunale a ridefinire il progetto che, oltre all'abbattimento totale, prevede la costruzione di nuove residenze. La novità riguarda anche le risorse a disposizione: ai 64 milioni e 483mila del PNRR si aggiungono 12 milioni e 600mila euro sul Fondo Complementare al PNRR e altri 29 milioni e 401mila euro del PON Metro. Quindi, per l'intervento di Taverna del Ferro ci sono a disposizione oltre 106 milioni di euro. In queste settimane si lavora alla ridefinizione del progetto di fattibilità ed entro marzo sarà avviata la gara per affidare la progettazione del primo stralcio: è quello che comprende i nuovi edifici che ospiteranno gli abitanti del primo blocco da abbattere. Intanto è stata attivata una cabina di regia che mette insieme enti locali e nazionali per un confronto costante che include necessariamente anche i residenti.

 

La decisione di abbattere totalmente le due "stecche" del Bronx di San Giovanni a Teduccio - quelle su cui lo street-artista Jorit ha disegnato Maradona e i Che Guevara - è giustificata dalle difficili condizioni in cui versano le strutture e dall'estremo disagio in cui vivono le numerose famiglie vista la mancanza di manutenzione negli anni scorsi. Interventi che, invece, sono stati realizzati soltanto negli ultimi mesi. Una prima "stecca", infatti, è stata interessata da lavori ai vani scala e ballatoi e proprio ieri è stato aperto il cantiere per realizzare una adeguata copertura ai dodici blocchi del cosiddetto Bronx: una soluzione temporanea ma essenziale per evitare ulteriori infiltrazioni di acqua piovana e conseguenti disagi ai residenti.

La discussione ha riguardato anche il "nuovo eco-quartiere" di via Isidoro Fuortes, ovvero il complesso di 104 nuove abitazioni, servizi e spazi comuni che prenderà il posto dei cosiddetti "bipiani" e dell'area di fronte liberata nei primi anni Duemila dai prefabbricati in amianto.

Palazzo San Giacomo ha a disposizione 35 milioni e mezzo del PNC. Nel corso del 2022 è stata avviata la progettazione e sono state eseguite diverse indagini. Intanto è già stata individuata l'impresa che eseguirà i lavori grazie a un accordo quadro curato da Invitalia. Entro l'estate 2023 si avvia il cantiere. L'assessore Lieto ha spiegato che è stato ultimato il censimento degli attuali residenti del "campo bipiani", alloggi contenenti amianto realizzate nel periodo post terremoto del 1980 e non ancora smantellati (ci sono altre risorse per la bonifica e lo smaltimento) generando situazioni di estremo degrado.

Grazie al Fondo complementare al Pnrr si metterà mano anche alle palazzine del "lotto 10" via Scarpetta a Ponticelli. Ai 36 milioni si aggiungono altri 12 per un totale di 48 milioni e mezzo. Entro fine aprile sarà consegnato il progetto che riguarda l'efficientamento energetico (con il salto di almeno due classi energetiche) e il miglioramento sismico del complesso abitativo a due passi da via Argine: gli interventi saranno eseguiti senza lo spostamento dei residenti. Anche per tale piano è già stata individuata l'impresa che eseguirà i lavori il cui avvio è previsto dopo l'approvazione del progetto esecutivo entro luglio 2023.

Si è parlato anche del destino della Corradini, l'ex impianto industriale sul lungomare di San Giovanni a Teduccio da tempo ridotto a ruderi. In queste settimane si sta operando per la bonifica di coperture e altri materiali in amianto presenti nel complesso considerato testimonianza dell'archeologia industriale. Due aree del sito - quella propriamente detta “Corradini” e quella dell’ex “fabbrica pellami De Simone” - sono coinvolte in un programma di restauro e recupero per insediare un hub formativo avendo a disposizione 21 milioni di euro. Per una terza area - quella del retroporto di porto Fiorito - potrà godere dei 12 milioni del CIS Napoli Vesuvio-Pompei. Per arrivare a un progetto definitivo per la riqualificazione dell'ex sito industriale occorre ancora tempo. Si immagina di creare spazi per la formazione, residenze universitarie e spazi per servizi comuni, aree sportive, per l’intrattenimento e lo svago. In futuro il sito sarà accessibile grazie a due sottopassi pedonali che saranno realizzati nell'ambito della riqualificazione della stazione della metropolitana "San Giovanni-Barra". Il Comune lavorerà a contatto con la Municipalità, le associazioni e i residenti per definire il destino del sito che è già rovinato per l’incuria, il maltempo e la mano di vandali e delinquenti.

Nel corso della seduta guidata da Sandro Fucito, presidente della VI Municipalità, diversi consiglieri hanno esposto alla vicesindaco alcuni problemi che riguardano il territorio. Dalla necessità di manutenzione negli alloggi popolari alla necessità di recuperare spazi ed edifici degradati e abbandonati, come la piscina comunale in via delle Repubbliche Marinare a Barra, il sottopasso di Fuortes-Sallustro a Ponticelli e l'ex cinema Maestoso di Barra, ma non solo. Il dibattito in Consiglio ha visto vari interventi sul diritto all'abitare e sulla necessità di andare incontro le esigenze dei residenti degli alloggi ERP. Approvato un ordine del giorno sulla questione abitativa proposto dalla commissione municipale con delega al Pnrr.

Il presidente Fucito ha dato la parola anche ai cittadini che hanno sottolineato la necessità di attenzionare la questione ambientale con le bonifiche e il recupero del mare, la manutenzione del territorio, il recupero dell’ex Giotto-Monti di San Giovanni e la necessità di un confronto costante con gli enti locali.

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