Trenta associazioni della periferia orientale di Napoli hanno firmato Il «Patto educativo di comunità» promosso da Maestri di Strada, onlus guidata da Cesare Moreno. Una collaborazione per rispondere alle importanti esigenze delle famiglie rispetto all’educazione e al benessere dei giovanissimi. Il patto «EDU.CO.» - siglato oggi nel cortile del CUBO, ovvero del centro polifunzionale 'Ciro Colonna' in via Curzio Malaparte a Ponticelli - intende costruire una comunità educante che favorisca l’apprendimento cooperativo, laboratoriale, partecipato e solidale dei giovani da zero a diciotto anni.
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Diritto costituzionale all’istruzione e salvaguardia del carattere pubblico dell’istruzione sono due fondamentali riferimenti del neonato patto che è costituito da tre “contratti”: il «Patto di salute e benessere», il «Contratto educativo» e il «Patto familiare». Dunque, il primo prevede una attenzione alla salute psicofisica delle giovani persone, degli operatori, dei genitori e, in particolare, delle modalità in cui si lavora in classe e ai corretti stili di vita. Col «Contratto educativo» le diverse strutture si impegnano a individuare i desideri e i progetti di vita dei giovani così da progettare insieme percorsi di apprendimento personalizzati. Infine, col «Patto familiare» si lavora per rispondere alle inadeguatezze delle famiglie: quelle in povertà assoluta, quelle i cui componenti sono provati da gravi malattie fisiche o psichiche, educativamente inadeguate oppure coinvolte in attività criminose. In questo senso la collaborazione tra le realtà del terzo settore sociale risulta indispensabile per sostenere le responsabilità dei genitori nella crescita delle nuove generazioni. Altresì, il patto dei Maestri di Strada pone specifica attenzione su qualsiasi forma di disagio - sia esso di origine sociale come la povertà e l’emarginazione - o derivato da difficoltà nelle relazioni. Inoltre, l'accordo incoraggia l’uso delle tecnologie informatiche e comunicative per costruire una community virtuale attraverso la quale condividere risorse in rete delle associazioni di Napoli Est e delle istituzioni partecipanti.
«Il Patto EDU.CO è risultato di una intensa attività di networking con tutte le associazioni invitate con cui, a diverso titolo, collaboriamo da dieci anni» spiega Cesare Moreno, presidente di Maestri di Strada onlus, che evidenzia: «Da quattro anni infatti questa attività di rete di associazioni e scuole lavora a stretto contatto con l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Napoli che sta finanziando una territoriale per contrastare la dispersione scolastica e sta sostenendo l’iniziativa sussidiaria delle associazioni anche per tutte le emergenze educative legate al coronavirus».
La comunità di associazioni ha trovato casa nel CUBO ‘Ciro Colonna’ a Ponticelli. Ventiquattro aule, ampi spazi comuni ed esterni che consentono la realizzazione dei laboratori e delle attività con i ragazzi e con i bambini. «Una struttura in cui gli interessi dei ragazzi stanno al primo posto, è un luogo di co-working, di ibridazione progettuale e commistione di attori diversi: la nostra collaborazione con l’Università Federico II di Napoli sta diventando stabile, le associazioni possono utilizzare la logistica e servizi di segreteria.
Al patto «EDU.CO.» hanno aderito le seguenti realtà: TerradiConfine, Terra E Libertà, Associazione Trerrote, E.S.T., NEA Associazione, Centro Remida Napoli, cooperativa sociale Se.Po.Fà, Casa Mia Emilio Nitti, Gioco Immagine Parole, Arci Movie Napoli, Le Kassandre, Associazione SVT, Coop Bambù, Centro Lilliput, Radio Siani, Ascender, Polisportiva Ponticelli, Casa del Popolo Ponticelli, Callysto Arts, Collettivo Zero, Italiano Senza Confini, Ve.SPE, BUS Theater, noi@europe, Caritas, Don Federico Saporito, Albero della Vita, Società Mutuo Soccorso Operaia Barra, Libera Campania, Auser Ponticelli, Arci Servizio Civile.
Prossimamente è prevista la sottoscrizione del medesimo patto da parte delle scuole del territorio, degli Assessorati dell’Istruzione e ai Giovani del Comune di Napoli e delle istituzioni sanitarie della periferia est della città. Saranno coinvolte anche imprese sociali, gruppi informali e cittadini del quartiere Ponticelli.