Scatole piene, maniche tirate tu. Si lavora da tante ore a Ponticelli, quartiere a est di Napoli, per raccogliere viveri e beni essenziali. Una scena già vista nei mesi dell'emergenza Covid: questa volta, però, gli sforzi sono concentrati sull'ultima dolorosa crisi, quella del popolo dell'Ucraina invasa dall'esercito russo.
In campo l'associazione di volontariato 'TerradiConfine' che opera a Napoli Est da ben quattordici anni.
In pochi giorni sono arrivati migliaia di articoli: molti medicinali, garze, indumenti, prodotti per l'igiene, coperte, pannolini, beni per bambini, cibo a lunga conservazione. A donare semplici cittadini insieme agli studenti e i docenti di varie scuole di Ponticelli e ad alcune parrocchie. Si è attivata una vera e propria rete che ha permesso di far giungere qui anche scatole da Comuni lontani, come Capri e Roccarainola. Il tutto sarà recuperato da un grosso tir che raggiungerà le zone in cui si stanno ammassando i profughi che scappano dal terrore e dai pericoli del conflitto e diverse città dell’Ucraina.
Intanto proprio a Ponticelli sono arrivate le famiglie scappate dall'Ucraina. Sono state accolte nell'ex Covid Center dell'Ospedale del Mare che, in poche ore, è stato trasformato in una residenza temporanea a loro dedicata.