Napoli Est, la storia di Gerardo: ogni giorno pulisce la spiaggia dai rifiuti

Napoli Est, la storia di Gerardo: ogni giorno pulisce la spiaggia dai rifiuti
di Alessandro Bottone
Venerdì 10 Luglio 2020, 16:34
3 Minuti di Lettura
Ogni giorno pulisce la spiaggia del proprio quartiere sotto l'occhio vigile di suo padre. Non è un semplice passatempo ma una battaglia che porta avanti da tempo, prima ancora dell’onda emotiva generata dalle proteste della generazione di Greta Thunberg. Si chiama Gerardo Papiro, ha 13 anni e mezzo e vive a San Giovanni a Teduccio, nella periferia orientale di Napoli.

L'incredibile sensibilità per la tutela dell'ambiente e del territorio è emersa sin da piccolo, come raccontano mamma Stefania e papà Gaetano. Il mare porta i rifiuti, altra "monnezza" la lasciano gli incivili. Plastica, vetro, siringhe, pneumatici: Gerardo, dal fisico esile e dal carattere forte, raccoglie tutto. Qualche giorno fa, durante l'ennesima pulizia della «spiaggia del Municipio», come la conoscono in tanti, Gerardo ha avuto un piccolo incidente: i cocci di una bottiglia si sono conficcati nella pantofola e gli hanno procurato una ferita al piede destro. Un vero e proprio dramma per il ragazzino che non potrà tornare sul litorale fino a quando non sarà guarito del tutto. In realtà quattro punti di sutura sono come un pizzicotto per un «ragazzo speciale», come dice suo padre che lo accudisce tutto il giorno mentre sua madre è impegnata a lavoro.

Recuperando i rifiuti dalla scurissima sabbia vulcanica del litorale di Napoli Est Gerardo è in pace con sè stesso. Immagina il futuro di questo spazio che oggi è sicuramente frequentato ma potrebbe essere il fiore all'occhiello di tutta la città. Le docce sono arrugginite e guaste, segnala il 13enne che evidenzia la necessità di controlli contro lo sversamento di rifiuti e di una costante pulizia dell'arenile. Il ragazzino non è d'accordo nemmeno all’arrivo dei container che presto occuperanno una parte della costa: «Secondo te è normale?» chiede l'adolescente di San Giovanni che conosce bene le varie forme di inquinamento che devastano questa parte della città, a partire dal mare, non balneabile da diversi lustri. Lo ripete spesso anche ai suoi amici Enzo Morreale e Antonio Vitolo, attivisti del quartiere, con i quali condivide la battaglia per un mare pulito e fruibile. Per lui non è una speranza ma una certezza, un lavoro da realizzare in poco tempo. Non teme a confidare di aver fatto spesso il bagno ma senz'altro preferisce nuotare nell'acqua pulita di una piscina dove tornerà appena rimarginata la ferita.

Per capire quanto tenga al territorio basta farsi raccontare l’esame di terza media durante il quale ha parlato anche del Forte di Vigliena, il monumento storico che insiste nel suo quartiere, simbolo della rivoluzione napoletana, da tempo abbandonato. Davanti alla webcam Gerardo ha illustrato alla commissione un disegno nel quale ha ritratto il bene storico e raccontato le vicende che lo hanno reso un simbolo importante della storia del Mezzogiorno. Ha così concluso il terzo anno alla Sarria Monti durante il quale è stato accompagnato dalla docente Roberta Paese che evidenzia la puntuale e costante presenza alle lezioni a distanza durante la quarantena e la voglia di conoscenza che Gerardo ha mostrato nelle diverse esperienze. Ora il piccolo attivista di San Giovanni si prepara a un'altra grande avventura all'istituto Cavalcanti dove suo padre ha appena completato l'iscrizione. Il suo sogno è diventare pizzaiolo!

Nonostante il sole cocente il 13enne non vede l'ora di riprendere il suo zainetto dove custodisce guanti e buste e tornare sulla spiaggia a due passi da casa. Vivace com'è non riesce a starsene a casa mentre plastica e rifiuti continuano ad arrivare abbondanti.

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