Diecimila metri quadrati di verde dimenticati. Sulle carte sono identificati come parco pubblico ma nei fatti rappresentano un angolo di Napoli in cui le piante sono cresciute a dismisura e senza alcuna cura. Lo spazio abbandonato e sconosciuto ai più insiste in viale della Villa Romana a Barra, quartiere nella zona orientale del capoluogo campano.
Più precisamente siamo alle spalle degli uffici del Giudice di Pace, del presidio di forze dell'ordine e di altri edifici comunali.
Secondo qualche residente in quest'area comunale sarebbe dovuto nascere un "giardino botanico" che raccogliesse tante essenze e specie di piante. Di certo c'è soltanto un affido a un privato di oltre dieci anni fa. Nel 2011, poco prima del rinnovo delle cariche, la giunta del Comune di Napoli concede il parco in locazione a un'associazione di volontariato che si occupa di difesa e libertà degli animali. L'idea era trasferire nel bene di viale della Villa Romana il canile-rifugio gestito dalla realtà associativa già da diversi anni nei dintorni. Il progetto, però, salta nonostante l'impegno dell'associazione per la pulizia e la bonifica del verde infestante cresciuto nel parco. Non risultano altre azioni utili per consegnare l'enorme area verde alla cittadinanza in un'area della periferia orientale ad altissima densità abitativa.
Quello di viale della Villa Romana è il secondo parco di Barra completamente chiuso e mai inaugurato. L'altro insiste in via Mastellone, proprio a ridosso delle palazzine popolari. Quest'ultimo, formalmente affidato alla Municipalità di Napoli Est, è stato recentemente al centro di una richiesta da parte dell'associazione Premio GreenCare che ha sollecitato l'amministrazione comunale a intitolarlo alle vittime della pandemia da Covid-19 e, naturalmente, a curarlo per farne un polmone verde per i residenti.