Presentata a Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli, la quattordicesima edizione di "Facciamo un Pacco alla camorra", progetto di contrasto alla criminalità organizzata attraverso il riutilizzo di beni confiscati e l'impegno di realtà e persone. L'iniziativa è stata presentata nel Centro polifunzionale 'Ciro Colonna' di via Curzio Malaparte, ex scuola diventata casa di diverse realtà associative impegnate contro dispersione scolastica, povertà educativa e disagio dei giovanissimi.
Il paniere mette insieme le bontà prodotte in diverse aree della Campania, e non soltanto. Pasta, passata di pomodoro, sott’oli e diversi altri alimenti arrivano dalle terre confiscate alla camorra entrate in un percorso di riscatto e rigenerazione grazie agli sforzi della Nuova Cooperazione Organizzata (NCO), consorzio di cooperative sociali attive in provincia di Caserta per garantire diritti, dignità e opportunità alle persone, specie a quelle svantaggiate e a rischio di emarginazione come minori, uomini e donne in difficoltà psicologica, ex detenuti ed ex tossicodipendenti.
Il Pacco alla camorra presentato questa mattina a Napoli Est - con una nuova confezione impreziosita dalla pregevole matita del fumettista Daniele Bigliardo - ha due formati, Umanità e Solidale, che contengono anche prodotti biologici come vino, confetture e olio.
Legalità e pace sono i temi declinati attraverso questa edizione alla cui presentazione hanno preso parte il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e l’assessore della Regione Campania con delega alla legalità Mario Morcone.
Una mattinata importante e dal forte valore simbolico cui hanno preso parte i rappresentanti delle forze dell’ordine e delle realtà del terzo settore sociale attive nella zona est di Napoli. Lunedì scorso il quartiere Ponticelli è stato svegliato dal rumore di un elicottero e dagli altri mezzi impegnati in un blitz anticamorra voluto dalla magistratura che indaga sui reati di clan e delinquenti che tentano di prendere il controllo sulle attività illecite generando terrore e sgomento. In effetti, da mesi il quartiere di Napoli Est conosce agguati, sparatorie, deflagrazioni e altri episodi inquietanti di fronte ai quali non è mancata la risposta dello Stato con operazioni e arresti. L’altro pezzo del contrasto alla criminalità continua proprio con l’impegno di associazioni e cittadini che, con azioni giornaliere, operano affinché si creino le giuste alternative alla violenza della camorra e alle "sue logiche".
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