Napoli Est, ragazzini e famiglie nel parco pubblico: anticipata la «fase 2»

Napoli Est, ragazzini e famiglie nel parco pubblico: anticipata la «fase 2»
di Alessandro Bottone
Lunedì 27 Aprile 2020, 20:01
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Parchi, ville e giardini pubblici sono ancora chiusi per effetto delle misure utili a evitare il contagio da coronavirus. Sembra non esistere alcun divieto per i tanti cittadini che frequentano il parco comunale Sergio De Simone a Ponticelli, quartiere nella periferia orientale di Napoli. Già da alcuni giorni, infatti, sono numerose le persone che frequentano la struttura pubblica posta a due passi dal corso principale del quartiere.

Tra ragazzini fermi sulle numerose panchine e famiglie che si intrattengono nelle aiuole insieme ai bambini il parco è praticamente frequentato a ogni ora, sia in mattinata e in particolar modo nelle ore pomeridiane. Non manca chi porta a spasso il proprio cane e chi corre tra i vialetti. C'è da evidenziare che molti cittadini accedono ordinariamente al parco per passare da una parte all'altra del quartiere, ovvero per fare un percorso più breve e agevole. Lo fanno soprattutto gli anziani. In ogni caso l'accesso è sempre garantito grazie ai varchi realizzati nella recinzione in metallo manomettendo diverse barriere. I quattro cancelli della struttura di Ponticelli sono chiusi dal 12 marzo, giorno in cui il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha firmato l'ordinanza numero 13 in cui si specifica che «è fatto divieto frequentare parchi urbani e ville comunali». Il 20 marzo è arrivata l'ordinanza del Ministero della salute che ha esteso la misura a livello nazionale. E parchi chiusi al pubblico anche per effetto del Dpcm del 10 aprile. Quanto previsto dalla lettera «e» dell'articolo 1 è, difatti, in vigore finora e lo sarà fino a domenica 3 maggio. Da lunedì 4 maggio, invece, lo scenario cambia così come si legge nell'ultimo decreto di Conte del 26 aprile il quale stabilisce che «l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto [...] della distanza di sicurezza interpersonale di un metro» ma che «è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati». Dunque, si potrà accedere ma senza creare alcun tipo di assembramento e mantenendo rigorosamente le distanze. In ogni caso «le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse». Come specificato nel decreto del Governo gli enti locali possono adottare misure più restrittive per specifici luoghi in cui non è possibile mantenere la distanza di sicurezza. Per ora non si hanno notizie di iniziative in tal senso dalla Regione Campania o dal Comune di Napoli.

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Gli oltre 20mila metri quadrati di verde del De Simone rappresentano un «polmone verde» incastrato tra numerose abitazioni, due scuole e una biblioteca. Il parco, costruito nel post terremoto, dopo un pieno utilizzo negli anni scorsi, da tempo non conosce manutenzione adeguata, circostanza che si registra anche in altri beni pubblici: su questo pesa la mancanza di personale e di mezzi a sufficienza. Così il prato delle numerose aiuole cresce rigoglioso e sono necessari interventi di pulizia. Manutenzione indispensabile anche per alcune caditoie dissestate e per i sentieri. Oltre alla recinzione in metallo, vandalizzata e danneggiata in più punti, anche l'impianto d'illuminazione resta fuori uso. Nonostante la quarantena e i divieti un uomo si occupa volontariamente della pulizia delle aiuole.

Sono in molti a temere che dai prossimi giorni le misure di prevenzione dal contagio svaniscano e si moltiplichino i gesti irresponsabili nel parco così come in altre zone del quartiere di Napoli Est. Insomma la «fase 2» sembra già essere effettivamente iniziata e non con tutte le precauzioni per tenere lontano il virus.

L'immagine di copertina è stata scattata il 28 febbraio 2020, prima di ogni restrizione adottata dalle autorità competenti.
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