Evasione show dal carcere di Poggioreale: «Così il killer ha sfruttato le falle nel sistema di vigilanza»

Evasione show dal carcere di Poggioreale: «Così il killer ha sfruttato le falle nel sistema di vigilanza»
di Oscar De Simone
Lunedì 26 Agosto 2019, 15:06 - Ultimo agg. 22:59
2 Minuti di Lettura

La fuga di Robert Lisowski dal carcere di Poggioreale lascia ancora quesiti e incertezze. Tutti ne parlano in strada: una corda fatta di lenzuola e calata dalle mura di cinta in pieno giorno in via Lauria, un uomo che riesce a eludere i controlli allontanandosi senza essere intercettato dagli agenti di polizia penitenziaria. Una serie di circostanze che, avverte il segretario generale del sindacato SPP Aldo Di Giacomo, devono essere chiarite al più presto.

 
«Il detenuto avrà studiato con attenzione gli orari dei controlli - spiega - Un piano messo a punto con grande impegno e che ha sfruttato una falla nel sistema di sorveglianza. Ci sono carenze sia dal punto di vista delle risorse umane sia dei sistemi tecnologici a disposizione. Il nostro sistema carcerario va revisionato e questo episodio deve farci riflettere. Noi invieremo questo pomeriggio al presidente della Repubblica cinquanta tessere elettorali da dodici città in segno di protesta contro il disinteresse mostrato da questo governo e da quelli precedenti, rispetto ad una realtà che ormai è al collasso».
 
 

Un malcontento – quello della polizia penitenziaria – che riguarda soprattutto la scarsità dei mezzi di sicurezza a disposizione, oltre al numero ridotto di operatori impiegati nelle diverse carceri italiane. Condizione riscontrata anche dai detenuti che attraverso i loro rappresentanti, chiedono maggiori attenzioni e tutele.

«Questo carcere va chiuso e abbattuto – ripete Pietro Ioia dell’associazione ex detenuti – perché è diventato obsoleto. Noi ci chiediamo come sia stata possibile una fuga tanto eclatante. Ricordiamo tutti che tipo di controlli ci sono all’interno del carcere, nonostante il numero limitato di agenti ed è assurdo che Lisowski abbia avuto tanta libertà. Va fatta luce al più presto sulla catena di negligenze che ha portato a questa evasione. Ma, soprattutto, va rivalutata con attenzione la modalità di gestione del detenuto e la sua vigilanza».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA