Napoli, in ex area Nato spazi
per istruzione, sport e ricerca

Napoli, in ex area Nato spazi per istruzione, sport e ricerca
Venerdì 4 Dicembre 2020, 17:11
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Ok all'adozione del Piano urbanistico attuativo per l'ex area Nato di Bagnoli (ex complesso Ciano). Il via libera è arrivato dalla Giunta che ha approvato la delibera proposta dall'assessore all'Urbanistica, Carmine Piscopo. Il Piano - evidenzia la nota - «è il risultato di un lungo lavoro svolto in sinergia dall'amministrazione comunale con la Fondazione Banco Napoli per l'Assistenza all'Infanzia proprietaria del Complesso, la Municipalità 10 e la collettività che ha preso parte, attraverso assemblee partecipate, alle fasi di redazione del progetto».

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Il Piano prevede, attraverso forme convenzionate con il Comune e la Municipalità, di destinare l'ex base militare Nato ad attrezzature sportive, istruzione, attrezzature di interesse comune, ricettive, per il tempo libero e per l'ospitalità, attività di ricerca produttive e terziarie e attività socio-assistenziali.

La progettazione ha tenuto conto di criteri di accessibilità e fruibilità attraverso l' apertura della grande piazza Centrale e dell'asse finale del Viale della Liberazione per eventi e manifestazioni, insieme con criteri di sostenibilità ambientale ed ecologica, mediante l'introduzione di sistemi di mobilità non inquinanti e una gestione innovativa del ciclo dei rifiuti.

«L'adozione del Piano - afferma Piscopo - rappresenta un risultato importante per la trasformazione dell'ex base militare Nato in un'attrezzatura collettiva e sociale di scala metropolitana, aperta principalmente ai giovani e al quartiere. Ringrazio gli Uffici dell'Urbanistica, la Fondazione FBNAI, il dipartimento di Architettura e il Rettorato dell'Università di Napoli Federico II, la Municipalità, l'Osservatorio Beni Comuni e quanti tra cittadini, associazioni e movimenti hanno concretamente partecipato, mediante tavoli tecnici e incontri pubblici, alla restituzione alla città di un'area che da luogo militare oggi si apre a percorsi sociali, inclusivi e di pace». 

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