Napoli, fiamme a Palazzo Reale: ecco tutti i punti a rischio

Napoli, fiamme a Palazzo Reale: ecco tutti i punti a rischio
di Maria Pirro
Mercoledì 5 Maggio 2021, 08:58 - Ultimo agg. 18:05
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Non il re, ma il Palazzo Reale è «nudo». Si mostra fragile, difeso solo in parte, avvolto da un odore acre. Dopo i rinvii, un principio di incendio, sopralluoghi e polemiche, domani è prevista la riapertura al pubblico: gli operai hanno iniziato i lavori urgenti al secondo piano nobile, nel locale di cinque metri quadrati divorato dal fuoco tra domenica e lunedì. E i tecnici del museo e i carabinieri hanno effettuato un sopralluogo per verificare i danni e velocizzare gli altri interventi indispensabili. Questa volta, dopo l'allarme lanciato nella notte dai militari in servizio al Plebiscito, sono arrivati gli esperti del Nucleo tutela patrimonio che, già quindici giorni fa, avevano visitato l'edificio e chiesto la documentazione proprio in materia.

LA MAPPA
Nell'edificio ancora al buio, ma senza che il black-out riesca a offuscarne l'antica bellezza, ci sono dieci punti scoperti, da mettere in sicurezza entro dicembre.

Alcuni sono non lontano dagli ambienti dove è avvenuto il corto circuito. E anche la splendida Cappella va protetta: qui e negli spazi antistanti occorre rifare l'impianto elettrico che è obsoleto. Per scongiurare pericoli e garantire la tutela, nell'attesa che tutto sia a norma, la vigilanza viene rafforzata. Lo annuncia il direttore Mario Epifani, immediatamente accorso sul posto, che però sottolinea: «Quando si è avuto il corto circuito, i custodi hanno fatto il possibile: non dormivano». Escluse responsabilità da parte del personale, oltre all'origine dolosa delle fiamme. Il mancato allarme è dipeso da un problema all'impianto di rilevazione dei fumi, che non si è attivato, segnalando i rischi, come avrebbe dovuto, trasmettendo le immagini nella cabina di controllo presidiata 24 ore su 24. Un problema dovuto a un «difetto già noto»: «Sapevamo che sarebbe potuto accadere, e che in altri ambienti il rilevatore potrebbe di nuovo non funzionare», spiega Almerinda Padricelli, unico architetto in organico, e in servizio a tempo pieno da appena un mese. La professionista è anche responsabile del procedimento che prevede l'adeguamento degli impianti argomento di una riunione convocata - ironia della sorte - la mattina dopo il rogo sventato. «Un incontro che si è tenuto ugualmente», precisa Epifani.


GLI INTERVENTI
C'è un finanziamento di 900mila euro stanziato nel 2019. «La pandemia e il cambio al vertice, ma anche l'istituzione del museo autonomo hanno rallentato l'iter», aggiunge Padricelli, indicando le criticità. Innanzitutto dovute a impianti vecchi «almeno di venti anni». Quindi da sostituire.
Sono, invece, stati eseguiti i lavori, con fondi per altri quattro milioni, al primo piano nobile, dove si trova l'appartamento storico. Avviate la manutenzione e una cura speciale nei cortili e nel giardino romantico. «Un percorso che va ridisegnato. Occorre regolare diversamente gli ingressi, indicarne la storia e il valore, che non è ancora apprezzato come dovrebbe», ribadisce Epifani, mentre un motorino attraversa il complesso monumentale. Resta, non da ultimo, da completare l'ammodernamento dei localil al pianoterra e, da avviare, nei prossimi mesi, l'atteso restyling dei sottotetti in modo da restituire a turisti e napoletani una vista mozzafiato sul golfo. E poi c'è il nodo della videosorveglianza, un'altra necessità: gara in appalto e procedura conclusa tra nove mesi. La spesa è di un milione e 800mila euro.

 


GLI EVENTI
Ma al via sono anche le manifestazioni e gli eventi culturali: dal primo al 4 luglio, sotto i portici di Palazzo Reale, è in programma il salone del libro promosso dagli editori Alessandro Polidoro, Diego Guida, Rosario Bianco e da Antonio Parlati e da Scabec. Quindici giorni dopo, il 21 luglio, potrebbero giungere in città le delegazioni del G20. E, fino al 30 ottobre, è prorogata l'installazione dedicata a Rosa Parks, la sarta afro-americana dai piedi doloranti diventata simbolo universale della battaglia per diritti civili: la sua casa è stata trasformata in opera d'arte da Ryan Mendoza con il sostegno della Fondazione Morra Greco e della Regione Campania.

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