Napoli, Fico premia gli «Scugnizzi a vela»: 10 borse di studio per altrettante storie di riscatto

Napoli, Fico premia gli «Scugnizzi a vela»: 10 borse di studio per altrettante storie di riscatto
di Paola Marano
Venerdì 7 Febbraio 2020, 17:50
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«Se non aiutiamo gli altri, non avremo fatto nulla nella vita. Sono orgoglioso di poter testimoniare oggi che ci sono persone capaci di pensare al prossimo, che c'è una società civile attiva per donare agli altri». Con queste parole il presidente della Camera Roberto Fico ha inaugurato stamattina, ella base navale della Marina Militare di Napoli, la cerimonia di premiazione del progetto di volontariato «Scugnizzi a vela» promossa dall'associazione Life onlus.
 


L’iniziativa, realizzata dal 2006 nel Cantiere Scuola «I mestieri del mare», ospitata all’interno del Quartier Generale Marina Militare di Napoli, concede l’opportunità a giovani a rischio devianza dell’aria penale campana di acquisire competenze tecniche nell’ambito del restauro, della manutenzione e dell’arte della marinaresca.  

«Una collaborazione importante nata dalla condivisione del fatto che il mare può essere una grande palestra - ha sottolineato Edoardo Serra, comandante logistico della Marina Militare - è una grande opportunità per insegnare regole e disciplina a marinai che hanno un po' perso la rotta. Con questi ragazzi vogliamo individuare un porto dove farli arrivare e indirizzarli attraverso la scelta di venti favorevoli». 

Dieci borse del valore di 500 euro per altrettante storie con il vento della legalità in poppa: è il sostegno economico messo a disposizione da aziende e associazioni, e donato ai ragazzi non materialemente, ma sotto forma di strumento utile per poter conseguire obiettivi di crescita personale come la  patente di guida o attrezzature indispensabili per essere avviati al mondo del lavoro. «Il nostro scopo - ha spiegato Stefano Lanfranco, dell'associazione Life onlus - è recuperare i ragazzi formandoli nei mestieri del mare in una città, Napoli, che è capitale del mare». 

Il progetto coinvolge i ragazzi provenienti da famiglie disagiate della Campania, dal Centro di Giustizia Minorile per la Campania, e dalle Comunità educative e di alloggio campane, che intravedono in questa esperienza educativa, un percorso di inserimento nella civile società dei giovani mpegnati. 
 
«Partecipiamo da tanti anni perché è un’iniziativa che manda un messaggio di riscatto attraverso il mare ai ragazzi di questa città, che sono dei talenti potenziali – ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris - chi ha sbagliato deve avere un'opportunità. Si tratta di una filiera che può portare a lavoro, che è l’arma definitiva di riscatto. Che ci sia un'attenzione da parte del presidente della Camera vuol dire che è un'iniziativa bella e importante fatta con spirito di squadra condivisione, comunità e solidarietà».
 
Il percorso di integrazione prevede anche imbarchi su «Nave scuola Matteo Caracciolini», un bialbero in legno di 16 metri, in fase di restauro,  impiegato per la formazione dei ragazzi che partecipano al progetto «Scugnizzì a vela». 

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