Napoli, folla di extracomunitari in strada al Vasto nonostante il lockdown: scoppia la polemica

Continuano gli assembramenti al Vasto nonostante i divieti anti covid
Continuano gli assembramenti al Vasto nonostante i divieti anti covid
di Antonio Folle
Sabato 25 Aprile 2020, 18:55
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Con l'avvicinarsi della fase 2 che presumibilmente consentirà maggiore libertà di movimento ai cittadini, il quartiere Vasto rischia di diventare una vera e propria bomba sanitaria, con migliaia di persone pronte a riversarsi in strada come se in queste settimane non fosse successo nulla. Fino a poche ore fa i residenti del quartiere continuavano a riprendere dall'alto di balconi e finestre grossi assembramenti di extracomunitari ammassati all'esterno di attività commerciali e che si intrattenevano in amabili conversazioni mentre migliaia di persone stanno facendo ogni sorta di sacrifici per rispettare le rigide misure imposte per limitare la diffusione del contagio.
 

 

E guai a tentare di chiedere agli stranieri di rientrare in casa o di disperdersi. Non sono pochi i casi di violenti alterchi con i cittadini che tentavano di far rispettare l'obbligo del distanziamento sociale. Le forze dell'ordine, Polizia Municipale in testa, stanno facendo il possibile per limitare i danni, ma si tratta di una lotta impari. Gli uomini e le donne in divisa, coadiuvati da qualche pattuglia dell'esercito italiano, poco possono contro centinaia di individui che rivendicano il loro diritto di stare in strada. Sgomberarli serve a poco. Ricompaiono pochi minuti dopo in un altro punto del quartiere. Solo pochi giorni fa, a piazza Principe Umberto, un cittadino del Gambia ha violentemente aggredito una pattuglia di vigili urbani che tentava di sgomberare l'ennesimo assembramento.
 

Proprio la mancanza di rispetto delle norme che intendono salvaguardare la salute di tutti da parte di gran parte degli stranieri che vivono al Vasto ha fatto storcere il naso ai cittadini italiani che vivono nel quartiere: «Continuamo a non capire perchè se noi dobbiamo restare chiusi in casa - affermano - ci sono persone che pretendono di stare in strada certi che nessuno li sanzionerà. Siamo stanchi di questa disparità di trattamento e pretendiamo che anche agli extracomunitari vengano comminate sanzioni se sorpresi a violare i decreti del Governo. Per loro sembra sia tutto normale - continuano i residenti - basta dare uno sguardo fuori ai loro negozi per capire che del Coronavirus se ne fregano».
 
 

Continua senza sosta, intanto, la vendita di alimenti in strada e il lavoro dei tanti ristoranti abusivi gestiti da extracomunitari, che esercitano praticamente senza alcun controllo sanitario in appartamenti di via Milano, via Bologna o via Firenze. In un quartiere dove, nonostante le misure draconiane, in queste settimane le istituzioni hanno fatto fatica ad esercitare il loro controllo ed il loro potere, l'avvio della fase 2 rischia di trasformarsi in un pericoloso boomerang. 
 

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