Francesca morta a 42 anni in ospedale, cinque medici indagati

Francesca Napolitano
Francesca Napolitano
di Leandro Del Gaudio
Sabato 12 Marzo 2016, 08:15 - Ultimo agg. 13 Marzo, 09:48
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Ai carabinieri del Nas si è limitato a ribadire un concetto: «Ci avevano detto che la situazione era sotto controllo... che potevo lasciare l’ospedale... poi quella telefonata alle cinque del mattino...».
Eccola la denuncia del marito di Francesca Napoletano, la 42enne morta in circostanze ancora tutte da verificare, dopo un ricovero all’ospedale San Paolo e una corsa disperata al Monaldi. 
Storia finita al centro di una inchiesta per omicidio colposo, che proprio in queste ore sta facendo registrare sviluppi significativi: sono cinque i medici iscritti nel registro degli indagati, chiamati a difendersi e ad offrire la propria versione dei fatti nella ricostruzione di quanto accaduto la notte tra l’otto e il nove marzo scorsi. Al momento, l’attenzione della Procura di Napoli è interamente concentrata sull’ospedale San Paolo, ma non è escluso che nelle prossime ore ci sia una valutazione diversa da parte degli inquirenti. Inchiesta condotta dal pm Giuliana Giuliano, magistrato in forza al pool colpe mediche e reati colposi coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio.

Lunedì mattina il conferimento degli incarichi per gli accertamenti irripetibili alle 12 in Procura, mentre l’autopsia sul corpo della donna è prevista per martedì alle nove al secondo policlinico. Inchiesta delicata, che al momento fa leva sulla denuncia di parte e sulle cartelle cliniche sequestrate. Assistiti dal penalista napoletano Gennaro Razzino, il marito e gli stretti congiunti di Francesca Napoletano chiedono giustizia, di fronte a un dramma che - insistono - poteva e doveva essere evitato. Anche l’avvocato Razzino ha nominato un suo consulente, nel tentativo di verificare alcuni aspetti emersi dalla prima ricostruzione della degenza della 42enne. Ma andiamo con ordine, nel tentativo di ripercorrere il lavoro dei magistrati. Stando a quanto emerge dalla prima ricostruzione dei fatti, la donna è arrivata al San Paolo lo scorso lunedì sette marzo, dopo aver accusato un malore. 

Accompagnata in ospedale dai genitori, Francesca Napoletano viene ricoverata intorno alle 14, come «codice verde», a dimostrazione del fatto che la paziente non viene ritenuta un caso particolarmente critico. Altro aspetto che i parenti della donna hanno chiesto di verificare riguarda invece la soluzione che viene adottata nel corso della degenza: la paziente viene messa su una barella dalle 14 alle 18.15 quando viene visitata per la prima volta, in un crescendo di rimostranze da parte del marito, evidentemente preoccupato per le fitte lancinanti sofferte dalla moglie in diverse parti del corpo.

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