Napoli, il risiko funicolari: mancano 30 addetti, stazioni chiuse e corse a singhiozzo

Napoli, il risiko funicolari: mancano 30 addetti, stazioni chiuse e corse a singhiozzo
di Gennaro Di Biase
Martedì 16 Agosto 2022, 23:57 - Ultimo agg. 18 Agosto, 09:09
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Funicolari: le stazioni intermedie, nei fatti, non esistono quasi più. È l’ennesimo disservizio, in questa estate 2022, per gli utenti delle funivie cittadine che si ritrovano a dover fare i conti con le fermate off-limits. Il problema riguarda le «ferie del personale», e genera un moltiplicatore di disagi anche per i tanti turisti che, in ogni angolo della città, si spostano con i mezzi pubblici e con le funicolari, “da” e “verso” il centro storico. Piovono le proteste di cittadini e comitati. 

La chiusura delle stazioni intermedie isola zone importanti della città; corso Vittorio Emanuele su tutte. Proprio dal “decumano orizzontale”, pieno di visitatori, hotel e napoletani, era partita infatti una protesta dei residenti nelle settimane scorse. Eppure, Anm aveva provato a giocare d’anticipo per evitare i disservizi su Montesanto e Chiaia, stabilendo tre giorni di chiusura della Funicolare di Mergellina, dal 15 fino a oggi (istituendo poi un servizio navetta sostitutivo). Non è bastato. «Mentre la città è piena di turisti - sottolinea Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari - e mentre i ticket sono aumentati dal primo agosto scorso, con il biglietto per la corsa singola passato da un euro e dieci centesimi a un euro e venti centesimi, continua a permanere anche in questa settimana di Ferragosto una situazione disastrosa: con la soppressione di diverse linee su gomma, con i nuovi treni del metrò collinare che non sono ancora entrati in funzione, causando lunghissimi tempi d’attesa alle banchine.

Soprattutto, si assiste al funzionamento a scartamento ridotto delle funivie. È l’estate del “totofunicolare”, destinato a chi indovina, di giorno in giorno, quali fermate resteranno chiuse. Così ieri sia la funicolare di Chiaia che quella di Montesanto, come confermato dagli avvisi affissi presso le stazioni e dal sito ufficiale su Facebook, dalle 7.20 e per tutta la giornata, effettuavano solo corse dirette, non fermandosi neppure al corso Vittorio Emanuele». Ed è proprio qui, in una zona di grande concentrazione di bed and breakfast e alberghi, che si concentrano i disagi maggiori per i vacanzieri che riempiono Napoli anche in queste settimane.

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Ferie d’agosto, ma non solo. «Non si riesce a tenere aperte le funicolari se il personale va in ferie - dice Adolfo Vallini dell’Usb - Servirebbero almeno 100 dipendenti in totale al servizio funivie, almeno una trentina in più di quelli che sono a disposizione. Basta anche una sola richiesta di malattia per mandare in tilt il sistema. Se arrivassero altri trenta dipendenti si potrebbe arrivare a chiudere anche le funivie a mezzanotte». Uno dei problemi dell’emergenza trasporti 2022, argomenta il presidente della commissione Mobilità in via Verdi Nino Simeone, sta nel «rapporto ai minimi termini di questi mesi tra sindacati e azienda. La crisi delle funicolari andava anticipata e gestita meglio da Anm. Le ferie del personale vanno calendarizzate con attenzione. E vanno controllati, nel caso, i dipendenti che richiedono malattie. Servono nuove assunzioni, ma esistono anche tanti esuberi strutturali in Anm, come gli inidonei definitivi alla guida, che potrebbero essere reindirizzati e messi al lavoro nelle stazioni intermedie delle funicolari».
 

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