Capodimonte, è scontro sul Garittone: «Stop ai fondi per il nuovo parcheggio»

Capodimonte, è scontro sul Garittone: «Stop ai fondi per il nuovo parcheggio»
di Valerio Esca
Martedì 26 Luglio 2022, 08:00
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«Non farete molta strada se continuate così. State utilizzando un metodo che non tiene in considerazione il Consiglio». Un messaggio quello del consigliere Aniello Esposito diretto all'assessore Cosenza, che suona come un ultimatum per l'amministrazione comunale. Fa specie che arrivi dai banchi della maggioranza, e in particolare dal partito più rappresentato in aula e in giunta, ovvero il Pd. Lo scontro frontale è avvenuto ieri in commissione Infrastrutture, presieduta da Nino Simeone, dove si è discusso della delibera 234, che approderà oggi in Consiglio. L'atto, sul quale si preannuncia battaglia in Aula, prevede una variazione di bilancio relativa al Cis (Contratto istituzionale di sviluppo Napoli Centro Storico). 

Una nuova grana in maggioranza per il sindaco Gaetano Manfredi. La levata di scudi della commissione Infrastrutture è di quelle da allarme rosso e rischia di far saltare l'atto. In delibera sono previste tre variazioni di bilancio: una che riguarda alcuni lavori del progetto Unesco; un'altra relativa a 5,6 milioni di euro dirottati sul progetto del Molo San Vincenzo a discapito di una spesa già prevista relativa all'estensione della linea filoviaria 204, per collegare l'area Miano-San Rocco con il Museo Nazionale; infine i 3,1 milioni di euro stanziati per il restyling del Garittone, vecchio deposito Anm destinato oggi ad area parcheggio (per permettere alle auto di raggiungere il Museo di Capodimonte), che l'amministrazione ha deciso di destinare al rifacimento di alcune strade intorno al Bosco: Porta Grande, Porta Piccola e le scale della Principessa Jolanda, nei pressi del tondo. Per i fondi dirottati su Molo San Vincenzo l'assessore Edoardo Cosenza spiega: «La scelta di rinunciare ai filobus in favore dei bus elettrici nasce anche da un confronto con i rappresentanti dei territori, che preferiscono la seconda soluzione».

I 180 bus elettrici verranno acquistati grazie a fondi del Pnrr. Sul Garittone invece è scoppiata la rissa verbale: «Con quale criterio avete deciso di destinare altrove fondi già stanziati per quel progetto?» ha tuonato Simeone, al quale hanno fatto eco altri colleghi di maggioranza. Il tema è squisitamente politico: «Una scelta del genere andava presa dopo un confronto con la commissione». 

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Ma è stato Cosenza a lanciare un allarme preoccupante: «Non è chiaro - ha fatto sapere l'assessore - come sia stata fatta a suo tempo (il sindaco era Luigi de Magistris, ndr) la previsione di questa cifra per il Garittone, mancano infatti progetto e schede tecniche. Per realizzarlo ci vogliono almeno il doppio dei soldi (dunque circa 6 milioni, ndr)». L'assessore punta il dito contro la vecchia amministrazione, la quale - stando a quanto dichiarato in commissione - non avrebbe presentato né il progetto, tantomeno le schede tecniche relative allo stanziamento di oltre 3 milioni di euro ottenuti per il Garittone. «Se fosse vero bisogna denunciarlo alla Procura» tuonano Esposito e Simeone. Quest'ultimo ha presentato ieri pomeriggio una richiesta di accesso agli atti all'Avvocatura comunale per verificare quanto emerso nel dibattito. Al netto del duello politico, il progetto del Garittone di fatto è fermo al palo. L'idea dell'amministrazione è di aprire ad una proposta di project financing pubblico-privato. Ciò che preoccupa i vertici del Museo e del Real Bosco sono le tempistiche. Mezzi pubblici che arrivino a Capodimonte non ce ne sono (se non un pollicino da 15 posti) e quella zona resta di fatto negata ai turisti. 

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