Napoli, un'altra domenica di follia: ginecologo e ostetrica aggrediti nel pronto soccorso

Napoli, un'altra domenica di follia: ginecologo e ostetrica aggrediti nel pronto soccorso
di Melina Chiapparino
Domenica 15 Settembre 2019, 16:00 - Ultimo agg. 17:58
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Calci e pugni in testa contro il medico e l'ostetrica per pochi minuti di attesa. Un'aggressione violenta, l'ennesima tra le mura ospedaliere, è avvenuta intorno a mezzogiorno nel pronto soccorso ginecologico dell'ospedale San Paolo. Un uomo che aveva accompagnato la moglie gravida al secondo piano del presidio dove si trova il dipartimento di ginecologia, ha colpito con violenza i due sanitari di turno dopo averli minacciati e insultati.

«Quando ho visto il medico aggredito in maniera brutale mi è venuto d'istinto raggiungerlo e cercare di bloccare l'aggressore - racconta l'ostetrica 41enne - ma l'uomo che stava prendendo a pugni il dottore ha colpito senza esitazioni anche me, sul corpo e al volto». L'esplosione di violenza è cominciata quando I sanitari hanno preparato un tracciato per un'altra paziente.

«Stavamo gestendo tre casi di pronto soccorso ostetrico e il travaglio di due donne che necessitavano di visite-spiega la sanitaria - l'aggressore insisteva sulla priorità delle condizioni della moglie che non erano da codice rosso ma per tranquillizzarlo gli siamo venuti incontro, assistendo la donna dopo pochissimi istanti». Nonostante i tempi veloci, la furia dell'uomo si è scatenata prima contro il medico e poi contro l'ostetrica.

«Dopo che abbiamo sistemato la donna che aveva un problema emorragico all'interno della stanza per le ecografie, siamo stati minacciati e insultati - racconta il ginecologo 60enne - a quel punto ho rivolto la parola all'uomo chiedendogli se stava veramente parlando di noi e per tutta risposta è partito l'assalto fisico».

Il medico è stato refertato con tre giorni di prognosi e l'ostetrica con sett giorni, ma oltre le percosse la paura è stata tanta. «Dopo le botte, la coppia di coniugi è fuggita mentre noi abbiamo allertato la sorveglianza del presidio - continua l'ostetrica - ho avuto paura come non mi era mai successo nella mia vita».

In ospedale sono giunti i carabinieri che si sono potuti avvalere delle immagini della videosorveglianza per risalire all'identità dell'uomo che è stato fermato solo dall'intervento della suocera che lo ha tirato con forza per le braccia mentre colpiva i sanitari. Se il medico è pronto a denunciare l'aggressione è pur vero che nel pronto soccorso ginecologico  lavorano con poco personale. «Dovremmo essere due ostetriche secondo quanto stabilito dalla legge. Con più personale potremmo gestire meglio le emergenze», conclude la sanitaria. 

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