Napoli, guardia giurata ferita a colpi di spranga all'interno del Cardarelli

Napoli, guardia giurata ferita a colpi di spranga all'interno del Cardarelli
di Melina Chiapparino
Venerdì 5 Giugno 2020, 15:01 - Ultimo agg. 23:32
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Colpi di spranga contro la guardia giurata. E’ cominciata così la colluttazione nel cortile del parcheggio interno all’ospedale Cardarelli, scenario dell’ennesimo atto di violenza contro il personale in forza al presidio. Stavolta la vittima è stata uno dei vigilantes che presiedeva e regolava gli accessi nella palazzina del Dea dove, come imposto dalle ultime misure di sicurezza per contrastare il Covid, è consentito l'accesso immediato solo ai pazienti con orari più rigidi per le visite. «Un uomo ha aggredito con una spranga la guardia giurata che presidiava l’edificio perchè voleva per forza accedere all’interno dell’ospedale ed entrare nel reparto di Rianimazione dove era ricoverato un suo parente» spiega Giuseppe Alviti, presidente dell’Associazione Nazionale Guardie Particolari Giurate che ha segnalato l’episodio avvenuto due giorni fa.

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«E’ scoppiata una lite, sfociata poi in una rissa durante la quale la guardia giurata ha cercato di difendersi impugnando la spranga con la quale avevano cercato di colpirlo- insiste Alviti- abbiamo segnalato la vicenda al Prefetto, al Questore di Napoli e alla direzione dell’ospedale, affinché si faccia chiarezza e si dia alle guardie giurate lo status giuridico come avviene per le forze dell’ordine». Secondo una prima ricostruzione di quanto accaduto, l’aggressione sarebbe avvenuta successivamente al diniego della guardia giurata che, applicando il regolamento ospedaliero, non aveva fatto entrare nel presidio l’uomo, il quale aveva atteso che il vigilantes terminasse il turno per aggredirlo nel cortile del parcheggio ospedaliero con delle spranghe di ferro. Il vigilantes che, comunque, aveva cercato di difendersi, impugnando a sua volta una spranga, come testimoniano le immagini di un video diffuso dal consigliere Francesco Emilio Borrelli, ha avuto 20 giorni di prognosi per le contusioni multiple riportate nella colluttazione.

«Non si conoscono bene ancora bene le dinamiche dei fatti, ma da un filmato, realizzato da chi ha assistito alla scena, si vede una guarda giurata munita di spranga difendersi e subire l’attacco di un gruppo di persone munite anche esse di spranghe» si legge nella nota del consigliere regionale dei Verdi. «Gli episodi di violenza all’interno delle strutture ospedaliere non sono, purtroppo, una novità ma rappresentano quasi una consuetudine- aggiunge Borrelli - la violenza non è tollerabile, qualsiasi sia il motivo scatenante, soprattutto se è perpetuata all’interno di un luogo o una struttura pubblica dove si mette in pericolo l’incolumità di altri cittadini e viene praticata su categorie di lavoratori come operatori sanitari e guardie giurate che mettono a rischio la propria salute ed incolumità per salvaguardare i cittadini».

«Abbiamo segnalato l’episodio alla direzione del Cardarelli, chiediamo che si faccia chiarezza su questa vicenda, i responsabili dovranno essere individuati e puniti in modo severo- conclude il consigliere - gli ospedali devono essere luoghi sicuri, soprattutto in questo momento in cui siamo ancora in emergenza sanitaria, per questo riteniamo doveroso che i pronto soccorso e le strutture ospedaliere siano vigilate da presidi fissi di forze dell’ordine, bisogna mettere fine a questa ondata di violenza».

«In questa fase 2, il presidio è ritornato a numeri e afflussi di pazienti uguali alle conidizoni precedenti all'emergenza Covid, questo significa che stiamo nuovamente fronteggiando un iperafflusso di persone ma con l'esigenza di garantire la massima sicurezza sia per i sanitari che per gli ammalati con test rapidi e accessi contingentati- ha dichiarato Giuseppe Longo, direttore dell'ospedale Cardarelli che più volte ha puntato il dito "sul problema culturale ed etico delle aggressioni contro gli operatori del presidio".

Sulla vicenda della guardia giurata colpita as prangate, Longo precisa: "abbiamo denunciato l'episodio e segnalato alle forze dell'ordine l'accaduto affinchè si possa fare chiarezza sulla vicenda e le responsabilità connesse».

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