Napoli, il nodo irrisolto dei rifiuti
Manfredi: «Manca il personale»

Napoli, il nodo irrisolto dei rifiuti Manfredi: «Manca il personale»
Sabato 18 Giugno 2022, 14:48 - Ultimo agg. 14:49
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Lavorare su «logica emergenziale», rafforzando la raccolta «con il primo concorso di Asia da anni», ma anche «inasprendo le sanzioni ai cittadini che devono partecIpare a tenere la città pulita senza lasciare rifiuti ovunque come accade». Questi alcuni dei punti toccati dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi nel corso del «Sabato delle idee». Manfredi sul problema immondizia ha spiegato che «stiamo lavorando con una logica emergenziale, partendo da dove ci sono problemi forti. Non esiste ancora una organizzazione che garantisce una maggiore qualità della raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade. Sulla raccolta abbiamo un problema strutturale perché l'Asia ha poco personale, non hanno mai fatto un concorso ma sempre preso personale ex Lsu perché c'era il vincolo non poter assumere fuori dalle graduatorie esistenti. Noi in questi mesi abbiamo chiuso un acccordo con la Regione, siglato 20 giorni fa, che sana la questione delle graduatorie e ci ha consentito di far partire il concorso in Asia che oggi ha 650 persone in meno rispetto alla dotazione prevista. Acquistiamo anche i nuovi camion che entro fine anno entrano in servizio ma dobbiamo assumere gli autisti dei camion spazzatura; serve una patente speciale per farlo. Infatti oggi non usciamo con tutti i camion perché mancano autisti e abbiamo 4 lavastrade mai uscite in dieci anni, sempre per la mancanza di conducenti».

Sui rifiuti in generale, Manfredi dice: «Non sono soddisfatto, se dicessi che la città è pulita sarei un folle.

Ma in questi otto mesi abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare nelle condizioni di oggi per migliorare la situazione dal punto di vista emergenziale e stiamo facendo passi avanti per avere una situazione a regime, e stiamo facendo un piano in Asia la con riorganizzazione dei distretti. Ma serve anche il rispetto delle regole dei cittadini: la raccolta e l'igiene sono legati al rispetto degli orari del deposito della spazzatura che qui non vengono rispettati. Ognuno appena può mettere un sacchetto da qualche parte lo fa e senza il rispetto delle regole la città non sarà mai pulita. Serve rispetto anche dai commercianti, situazioni critiche vengono segnalate per gli ambulanti, ma anche in Piazza Carità. L'assessore Mancuso sta preparado un piano sul controllo dello sversamento e nel regolamento approvato ieri abbiamo inasprito le sanzioni. Abbiamo minidiscariche in città che vengono continuamente bonificate e di nuovo riempite ma anche al centro cittadino ci sono assurde violazioni delle regole: l'altro gorno in via Toledo un tizio ha scaricato in strada mattonelle tolte da un bagno ai Quartieri Spagnoli. I carabinieri lo hanno fermato e lui ha detto che gli hanno dato dieci euro per buttarle. Il giorno dopo è stato trovato anche un water, evidentemente dello stesso bagno delle mattonelle smonate. Metteremo le telecamere, c'è tanto lavoro da fare al centro della città. Si devono rispettare regole, altrimenti con l'anarchia ci teniamo la città incivile».

Manfredi ha ricordato anche la mancanza di impianti a Napoli: «Il costo di smaltimento dei rifiuti differenziati è altissimo - ha detto - perché non abbiamo impianti di prorietà e paghiamo 170 euro a tonnellata. Se avessimo un impianto di compostaggio pagheremmo 50 euro a tonnellata. Adesso abbiamo deliberatro a San Giovanni a Teduccio l'impianto e per un secondo abbiamo chiesto il finanziamento nel Pnrr. Non abbiamo neanche piattaforme per la carta e il vetro in città, servono». Manfredi ha parlato anche della pulizia quotidiana per l'invasione dei turisti: «Nei week end - ha detto - abbiamo raddoppiato il turno di prelievo dei cestini, in zone come Piazza Bellini. Abbiamo raddopiato la raccolta che non è ancora sufficiente per l'enorme picco turistico. Se passi da una città di 900.000 abitanti a una cifra una volta e mezzo maggiore diventa tutto difficile. Se i turisti stanno sei mesi l'anno in quel momento serve il 30-40% di peronale in più al lavoro, stiamo ora studiando un piano per tutto l'anno mantenendo l'equilibrio economico. Partirà dalla promavera del 2023».

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