È un 30enne di Pianura la persona arrestata dai carabinieri della stazione Marianella perché trovato in possesso di una pistola carica. L’episodio è avvenuto domenica nell’ambito di una più vasta operazione di controllo del territorio.
G. G., queste le iniziali dell’arrestato, era stato notato dai carabinieri mentre a bordo della sua vettura, una Fiat Panda, percorreva via Napoli, a Piscinola, in compagnia di un altro soggetto. I militari, insospettiti, hanno quindi cercato di fermare il veicolo per una ispezione ma il 30enne, invece di accostare, ha tentato di allontanarsi. Un tentativo durato solo pochi istanti perché l’auto è stata bloccata dopo qualche decina di metri e i due sospetti invitati a scendere. Il motivo della fuga si è scoperto durante la perquisizione quando, indosso al 30enne, è stata trovata una pistola semiautomatica 7,65 marca Beretta con otto colpi nel caricatore e la matricola abrasa. Immediatamente l’uomo è stato posto in arresto. Nei guai anche il suo accompagnatore, segnalato alla prefettura quale assuntore di stupefacenti perché trovato in possesso di una dose di marijuana. Accompagnati in caserma per le formalità di rito si è scoperto, da successivi accertamenti, che nessuno dei due era gravato da precedenti penali.
Tuttavia, indagini sono ancora in corso per cercare di scoprire per quale motivo l’uomo fosse in possesso di un’arma pronta a sparare e, soprattutto, suoi eventuali legami con soggetti appartenenti alla criminalità organizzata. La zona compresa tra Miano e Piscinola, infatti, è stata, negli ultimi mesi, teatro di fibrillazioni tra i ras che si contendono l’eredità del clan Lo Russo. Fibrillazioni che hanno portato a tre omicidi, l’ultimo dei quali lo scorso mese di novembre quando in un circolo di via Janfolla fu ammazzato Giuseppe Tipaldi.
Non sono le uniche armi sequestrate durante i controlli. Nel corso di un altro servizio, infatti, sono stati recuperati due coltelli a serramanico trovati nelle tasche di altrettanti ragazzini. I loro giovanissimi possessori sono stati, quindi, denunciati a piede libero per possesso abusivo di armi da taglio e segnalati alle autorità competenti per uso di droghe leggere. I controlli dei carabinieri della compagnia Vomero, che nell’occasione si sono serviti anche di metal detector, si sono conclusi con l’identificazione di 87 persone, 38 delle quali già note alle forze dell’ordine, sette persone segnalate perché trovate in possesso di droghe di vario tipo e 11 sanzionati perché sprovvisti di green pass.