Napoli, sos incidenti a Mergellina; donna falciata da un’auto: «Segnaletica fantasma»

Napoli, sos incidenti a Mergellina; donna falciata da un’auto: «Segnaletica fantasma»
di Melina Chiapparino
Giovedì 13 Ottobre 2022, 23:37 - Ultimo agg. 15 Ottobre, 16:00
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Mergellina torna ad essere lo scenario di un grave investimento. Questa volta, ad essere travolta da un’auto, è stata A.N. una 62enne napoletana che stava attraversando sulle strisce pedonali in via Piedigrotta, nel tratto di carreggiata che precede la Galleria Quattro Giornate. L’investimento della donna, ora ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Cardarelli, è il terzo episodio di sangue ai danni di un pedone verificatosi nel quartiere, in poco più di un mese. Non solo. Gli altri incidenti che a differenza dell’ultimo, hanno causato la morte delle vittime, sono accaduti poco distanti da via Piedigrotta. La 34enne Elvira Zibra e il 62enne Giuseppe Iazzetta, hanno perso la vita rispettivamente a piazza Sannazaro e su via Caracciolo, nell’area urbana ormai considerata ad “alto rischio” dove residenti e commercianti hanno invocato maggiore sicurezza per scongiurare altre tragedie. 

La 62enne napoletana, investita lo scorso 11 ottobre, stava percorrendo le strisce pedonali quando è stata travolta in pieno da un’auto. L’episodio è avvenuto in tarda mattinata, intorno alle 12.30, sull’attraversamento non semaforizzato che precede la Galleria Quattro Giornate, contraddistinto da strisce gialle per la presenza di aree cantierizzate. La vittima che abita in zona, era diretta verso piazza Sannazaro quando sulle strisce è stata colpita da una Fiat Panda condotta da una 63enne napoletana. Dopo il violento impatto, l’automobilista si è immediatamente fermata per prestare soccorso alla donna e chiamare il 118 che è intervenuto sul posto insieme alle pattuglie della sezione Infortunistica stradale della Polizia Municipale. Gli accertamenti e i rilievi planimetrici condotti dagli uomini comandati da Antonio Muriano, hanno accertato la dinamica dell’investimento confermata anche dalla presenza di un filmato. Il video mostra che l’auto condotta dalla 63enne e proveniente da piazza Sannazaro, si è diretta verso la galleria con il semaforo verde dell’incrocio che la precede ma nel tratto di strada successivo all’incrocio, ha investito la 62enne. 


Dalla fine di agosto ad oggi, si sono consumati altri due gravi investimenti nell’area di Mergellina con conseguenze mortali per i pedoni. Nella notte tra il 28 e il 29 agosto, Elvira Zibra, una 34enne napoletana di origini tunisine, è stata travolta da un centauro che impennava in corsa mentre aveva quasi completato l’attraversamento di un tratto di via Caracciolo. La mattina del 18 settembre, invece, è stato investito da un’auto, Giuseppe Iazzetta, ingegnere 62enne che stava attraversando sulle strisce pedonali di piazza Sannazaro in compagnia del suo cagnolino al guinzaglio.

Entrambi hanno perso la vita in seguito alle conseguenze fatali dell’impatto con i veicoli e le loro tragiche morti hanno sollevato nuovamente il problema della sicurezza stradale nella zona, più volte al centro di segnalazioni e richieste di aiuto da parte dei cittadini. 

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«Cominceremo una raccolta firme per aumentare la sicurezza anche di via Piedigrotta, come è stato fatto con l’allestimento di dossi previsto su via Caracciolo». È questo il proposito di un gruppetto di commercianti che, lo scorso 11 ottobre, è rimasto scosso dall’ennesimo investimento di un pedone. L’obiettivo è chiedere al Comune, maggiore sicurezza soprattutto per evitare che l’area diventi «una pista per correre in scooter e auto soprattutto di notte». Nel frattempo, continua il pressing dei residenti di piazza Sannazaro per invocare il funzionamento dei quattro semafori che regolano l’attraversamento pedonale dove ha perso la vita Iazzetta e che, da anni, sono fissi sul giallo lampeggiante. Secondo gli uffici tecnici del Comune è questione di settimane. È prevista la sincronizzazione di questi semafori con quello che regola la Galleria Laziale, operazione necessaria per attivarli e per impedire la congestione del tunnel. I tecnici hanno pianificato un sistema wifi che non necessiterà scavi, né lungaggini per l’allestimento di cantieri.

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