Napoli, la lunga agonia di Vincenzo, ucciso e sepolto perché si vantava della relazione con la donna del boss

Napoli, la lunga agonia di Vincenzo, ucciso e sepolto perché si vantava della relazione con la donna del boss
di Giuseppe Crimaldi e Viviana Lanza
Lunedì 22 Febbraio 2016, 14:12 - Ultimo agg. 23 Febbraio, 12:09
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NAPOLI - Vincenzo Amendola fu ucciso per essersi vantato di avere avuto una relazione con la moglie del boss del clan Formicola. Venne prelevato la sera del 4 febbraio con un tranello e condotto nel campo agricolo di viale 2 Giugno, a San Giovanni a Teduccio, e qui si rese conto di trovarsi di fronte ai suoi carnefici.
 



Li implorò, iniziando a piangere, di non ucciderlo, ma i tre presunti assassini non ebbero pietà di lui: e quando uno di essi gli puntò la pistola alla tempia, si inginocchiò chiedendo che gli venisse risparmiata la vita. La pistola si inceppò, ma a quel punto il giovane che la impugnava ricaricò e fece partire un primo colpo che lo centrò allo zigomo. Vincenzo non morì, ma la sua agonia fu terribile.

Fu necessario un secondo colpo di pistola calibro 9x21, sparato - stando a quanto riferisce Gaetano Nunziato, il 23enne arrestato sabato con l'accusa di omicidio aggravato dalle modalità mafiose - da un altro giovane, parente dei Formicola, il clan egemone nella zona di Taverna del Ferro, per uccidere Amendola. Un'agonia terribile. Le fasi del delitto sono state ricostruite stamattina durante l'udienza di convalida celebrata a Poggioreale dal gip, che sta per convalidare il fermo in arresto.

Dalle indagini, condotte dai carabinieri e dalla polizia e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, emerge che Amendola era un "frequentatore assiduo della famiglia camorristica dei Formicola". Indagini successive hanno consentito dii acccertare che uno dei presunti assassini del 18enne sarebbe stato proprio il figlio di una donna moglie di un personaggio di spicco della cosca criminale.

Gaetano Nunziato ha iniziato a collaborare con la giustizia rivelando i particolari atroci della sera in cui venne decisa l'eliminazione del ragazzo che si sarebbe vantato di avere avuto una relazione sentimentale con una donna il cui nome a Taverna del Ferro non si doveva nemmeno pronunciare, in quanto la moglie di un boss del clan Formicola.

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