I dipendenti di Città della Scienza scrivono a De Luca: «E ora che si fa?»

I dipendenti di Città della Scienza scrivono a De Luca: «E ora che si fa?»
Lunedì 24 Settembre 2018, 13:03 - Ultimo agg. 13:44
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Un «intervento diretto» del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca sulle vicende di Città della Scienza, polo di ricerca e divulgazione scientifica di Bagnoli commissariato da quasi un anno. Lo chiedono i lavoratori di Città della Scienza in una lettera rivolta al governatore campano, nella quale ripercorrono i passaggi che hanno portato al commissariamento e chiedono a De Luca «che cosa si fa ora», delineando tre possibili scenari per il futuro di Città della Scienza: il primo, quello del fallimento, non percorribile perché «se così fosse qualcuno dovrebbe spiegare alla Corte dei Conti, e non solo, come mai alla Fondazione sono state elargite decine di milioni di euro senza ottenere preliminarmente i prescritti nulla osta per gli aiuti di stato», così come l'estinzione dell'ente per la quale «a nostro avviso non ricorrono i presupposti perché la Fondazione Idis è uno dei pochi enti dipendenti della Regione Campania che porta in dote non rudi cartacei, ma pietre e discrete professionalità».

La soluzione, secondo i lavoratori di Città della Scienza, è la «copertura del disavanzo, l'accertamento delle responsabilità, la ristrutturazione aziendale e il rilancio della Fondazione Idis» che gestisce il polo scientifico: «Onore alla Regione Campania per l'inaugurazione del primo museo italiano sul corpo umano (Corporea) - concludono i lavoratori - onere della Regione coprire il disavanzo, verificare le eventuali responsabilità erariali, ottimizzare la struttura in termini prestazionali, ossia gestionali».
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