Lungomare di Napoli, lite choc tra giovanissimi: accoltella la fidanzata di 15 anni

A innescare la lite un moto di gelosia per un messaggio della madre dell’ex

Controlli della polizia sul Lungomare di Napoli
Controlli della polizia sul Lungomare di Napoli
di Giuseppe Crimaldi
Domenica 11 Dicembre 2022, 22:55 - Ultimo agg. 12 Dicembre, 16:25
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Violenza giovanile a Napoli, la storia infinita. Due storie di ordinaria follia spiegano drammaticamente quanto resti alta l’emergenza in città: la prima si verifica nel quartiere San Ferdinando, a pochi passi da piazza del Plebiscito, la seconda avviene invece all’Arenaccia. Unico comun denominatore restano i protagonisti: tutti giovanissimi.

C’è probabilmente la gelosia a fare da sfondo alla rabbia esplosa nella tarda serata di sabato in via Nazario Sauro, un rigurgito assurdo che ha devastato la mente di un 18enne: ha ferito a coltellate, al culmine di una lite per futili motivi, la sua fidanzata di soli 15 anni. 

Secondo una prima ricostruzione investigativa i due stavano passeggiando quando hanno c’è stato un diverbio. Il giovane ha colpito la fidanzatina con un fendente, abbandonando in terra la ragazzina sanguinante per poi fuggire.

Che cosa può avere scatenato tanta ferocia? A quanto pare, la reazione violenta sarebbe stata generata da un messaggio whatsapp sul telefonino della ragazza inviato dalla madre dell’ex fidanzatino. 

L’allarme è scattato quando al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli è giunta la ragazza ferita: le sue condizioni fortunatamente non sono state dichiarate gravi dai medici, che hanno allertato la polizia di Stato. A quel punto sono scattate le indagini e, anche grazie alla collaborazione della vittima, l’aggressore è stato identificato; gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, con i colleghi del commissariato di Scampia, hanno dopo poco rintracciato il ragazzo, ritrovando anche il coltello abbandonato in un’area condominiale, denunciandolo alla Procura per porto di armi od oggetti atti ad offendere e lesioni personali aggravate. 

Resta invece ancora avvolto nel mistero il secondo episodio che vede come vittima un ragazzino di 14 anni, rimasto ferito da tre colpi di coltello mentre l’altro pomeriggio sera si trovava in via della Piazzolla, non lontano da via Arenaccia. «Mentre camminavo sono arrivate alcune persone alle mie spalle, uno di loro aveva un coltello e mi ha colpito alla schiena», ha raccontato ai carabinieri del Nucleo Radiomobile mentre si trovava ancora all’ospedale Cto: non si esclude che la vittima abbia nascosto qualche circostanza sull’agguato, così come non si esclude che si possa essere trattato di un tentativo di rapina. 

Le condizioni del minore hanno indotto i sanitari a trattenerlo in ospedale, sotto osservazione, anche se il 14enne non verserebbe pericolo di vita. I fendenti sono stati inferti all’interno della coscia sinistra: gli aggressori si sono dileguati, abbandonando la vittima - che ha perso molto sangue - sul ciglio della strada, dove è stato soccorso da alcuni passanti.

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Devianza giovanile in costante aumento a Napoli. Il fenomeno non è certo limitato a Napoli, interessando (in alcuni casi anche sotto forme anche più gravi) tutte le metropoli italiane.

Circolano troppe armi tra i ragazzi, e spesso i protagonisti di questi atti di violenza provengono da contesti ambientali e sociali degradati. Molti disertano la scuola da tempo, e il fenomeno della dispersione - che resta comunque un indicatore importante - non viene ancora affrontato con rigore, nonostante si siano attivati gli osservatori che fanno riferimento all’Ufficio scolastico regionale: su queste lacune si sono più volte espressi gli stessi vertici della giustizia minorile.

Il tema si intreccia con quello dell’uso delle armi da fuoco, in particolare nella commissione dei reati predatori e nel fenomeno, peculiare della criminalità napoletana, delle “stese”, scorrerie armate che spesso hanno per protagonisti giovanissimi. 

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