Luci di Natale: Comune a caccia
di sponsor per non restare al buio

N'albero alla Rotonda Diaz
N'albero alla Rotonda Diaz
di Luigi Roano
Mercoledì 19 Settembre 2018, 10:23
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Senza sponsor non si cantano messe e non si accenderanno nemmeno le luminarie di Natale. La sostanza del bando lanciato dal Comune è questa. Con lo stop della Corte dei Conti alla «spesa discrezionale» addobbare per le feste la città è sostanzialmente impossibile, di qui l'appello «alla città» ai privati, agli imprenditori e a chiunque voglia accendere Napoli per le feste del Natale. Gioca d'anticipo Palazzo San Giacomo, si ricorderà che l'anno scorso fu una corsa contro il tempo con le luminarie piazzate a macchia di leopardo e in ritardo soprattutto nel centro storico e a Toledo. Il motivo? Sempre lo stesso carenza di fondi, l'ennesimo stop della magistratura contabile e il venir meno anche della Camera di Commercio - commissariata - che storicamente aveva sempre copiosamente aiutato ad abbellire Napoli in quei giorni gremitissima di turisti, lo stesso scenario che si annuncia a partire dall'8 dicembre.
 
La delibera approvata dalla giunta porta la firma di tre assessori: Enrico Panini (Bilancio), Ciro Borriello (Patrimonio) e Nino Daniele (Cultura) il titolo dell'atto è chiaro: «Linee di indirizzo per la ricerca di sponsor tecnici per la progettazione e realizzazione delle installazioni luminose e addobbi vari presso le vie e gli assi commerciali cittadini in occasione delle festività natalizie 2018/2019». Il regolamento per le sponsorizzazioni è stato varato già nel 2012 e lo scopo del provvedimento «è quello di favorire forme di sinergia tra attività imprenditoriali e sviluppo sociale». Nella sostanza non è che lo sponsor può mettere installazioni a sua esclusivo gusto. Non a caso si parla di «decoro e decorazioni», vale a dire che non si possono piazzare luminarie e alberi di natale a forma di barattoli di un certo prodotto o altre cose simili. Tutto questo nel rispetto «dei principi di trasparenza, pubblicità, imparzialità, parità di trattamento e proporzionalità».

Gli imprenditori che parteciperanno al bando - naturalmente - avranno come tornaconto una presenza del proprio marchio laddove faranno le installazioni. La novità principale, oltre l'appello ai privati, è che chi addobberà il centro della città e le vie dello shopping dovrà farsi carico almeno di un'area periferica o meno centrale illuminarla. «Per rendere Napoli più attrattiva - si legge nel provvedimento - dalla periferia al centro ogni progetto dovrà ricomprendere una proposta illuminotecnica che riguardi obbligatoriamente almeno due ambiti cittadini, chiedendo a chi deciderà di investire sul centro cittadino un impegno a illuminare anche le vie e le aree più decentrate della città». Vale a dire che ciascun partecipante al bando dovrà «obbligatoriamente» abbellire almeno due strade di Napoli. «In tal modo - si spiega nella delibera - i soggetti che intenderanno provvedere alla realizzazione di luminarie natalizie in aree centrali dovranno impegnarsi a farsi carico di progetti illuminotecnici anche in alcune vie periferiche, in un'ottica di solidarietà fra le diverse aree del territorio comunale, sperimentando un modello virtuoso, caratterizzato da una sinergia tra le iniziative poste in essere presso le località centrali più attrattive e quelle realizzate presso le aree più decentrate». Il regolamento per partecipare verrà presto presentato perché i tempi sono strettissimi, siamo a metà settembre. E se si vuole partire l'8 dicembre con la città già addobbata bisogna chiudere il bando entro la metà di novembre
 
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