Napoli, a colpi di pagaia in mare: esplode la "Sup-mania"

L'iniziativa alla Rotonda Diaz
L'iniziativa alla Rotonda Diaz
di Mariangela Barberisi
Lunedì 20 Marzo 2023, 08:27
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Si è conclusa ieri la due giorni della Napoli Sup race, promossa dalla Federazione Fisw, accolta nello specchio di mare che abbraccia la Rotonda Diaz, l'arena naturale che negli ultimi anni si è trasformata in un luogo simbolo dello sport internazionale. Protagoniste assolute di questo sport dunque, che affonda le sue radici nel passato, sono una tavola più grossa e più lunga rispetto a quella classica del Surf e la pagaia. Sup infatti è un acronimo e sta per "stand up paddle", gli atleti stanno in piedi su una tavola e si spostano utilizzando una pagaia in acqua. La sede operativa della Napoli Sup, l'unica scuola federale in città, si trova a due passi dallo storico Giuseppone a mare in via Ferdinando Russo, 18: «Questo è uno sport adatto a tutti i mesi dell'anno - ha spiegato Gianluca Vosa Caprioli, presidente Sup Napoli - e la nostra città grazie al suo clima mite è perfetta per accogliere atleti di tutte le età. È una disciplina completa che allena tutti i muscoli del corpo».

Il Sup attira sempre più giovani ma non solo. Tante le categorie in gara nella due giorni partenopea che ha coinvolto più di cento atleti e appassionati che si sono sfidati fino all'ultimo colpo di pagaia. «Tutti possono iscriversi e partecipare ai corsi - ha aggiunto Vosa Caprioli - abbiamo i più giovani che hanno 12 anni e soci di 60 e 70 anni. Abbiamo deciso di organizzare l'evento all'interno della città per conquistare nuovi supper. Abbiamo superato molti ostacoli per realizzare questa competizione e dobbiamo ringraziare la Capitaneria di Porto, l'Autorità portuale e la Polizia di Stato che hanno lavorato affinché si svolgesse tutto in totale sicurezza». Sono oltre 110 gli atleti arrivati da tutta Italia che hanno partecipato alla competizione suddivisa in due giorni tra sabato e domenica, con una prima gara Sprint per tutti (200 metri). Poi una long distance riservata all'under 12 (3 km) e una all'under 16 (6 km). Si è proseguito con una sfida agonistica (12 km), una gara amatoriale (3 km) ed una promozionale 500 metri consentendo anche a chi desiderava saltare sulla tavola per la prima volta di partecipare. A salire sul podio Cecilia Pampinella, under 18 già campionessa del mondo per la categoria juniores e Davide Alpino per la categoria maschile overall.

Un impegno che ha visto l'assessore allo sport della I Municipalità in prima linea: «Con Benedetta Sciannimanica ci tenevamo particolarmente ad organizzare questa tappa nella nostra città - ha sottolineato la presidente Giovanna Mazzone - spesso non sfruttiamo al meglio le straordinarie possibilità che il nostro mare ci offre, non riuscendo a vivere a pieno gli sport acquatici. È una disciplina che sta spopolando in tutto il mondo e ci auguriamo che la Napoli Sup race diventi un appuntamento fisso».

Uno sport acquatico dunque in grande crescita e che è pronto a debuttare alle prossime Olimpiadi 2024. Numeri che sono destinati a crescere sempre più, calcolando che ad oggi a Napoli si formano circa 200 atleti coinvolgendo più di 30 istruttori.

Una passione che Vosa Caprioli, di professione biologo molecolare, ha trasformato in un secondo lavoro. Con una rosa di 7 ragazzi under 12, il numero uno della Napoli Sup pensa già al futuro: la speranza è preparare i giovani atleti per farli partecipare a competizioni internazionali tra qualche anno. Intanto tra una gara e un allenamento la Napoli Sup accoglie e guida i turisti lungo le coste ammalianti di Posillipo: da Villa Lauro a Palazzo Donn'Anna, dal Palazzo degli Spiriti alla Gaiola, sulla tavola con la pagaia alla scoperta del mare di Napoli.

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