Napoli, la rivolta di Marechiaro: «Assurdo negare i bagni»

Napoli, la rivolta di Marechiaro: «Assurdo negare i bagni»
di Elena Romanazzi
Venerdì 30 Luglio 2021, 11:16 - Ultimo agg. 31 Luglio, 09:04
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«Il tratto di costa è unico, mi devono spiegare perché a Marechiaro non si può fare il bagno, quando ci troviamo a 500 bracciate da Posillipo». I titolari dei lidi sono sconcertati. Già per i turisti è difficile raggiungere il posto se poi una volta arrivati si trovano il mare negato allora sono dolori. Eppure sarà così fino a quando i nuovi rilievi dell'Arpac previsti all'inizio della prossima settimana non daranno l'ok alla balneazione.

La rettifica dei punti dove si può fare il bagno è arrivata nella giornata di ieri e recepisce ovviamente le indicazioni dell'Agenzia regionale per la tutela dell'Ambiente. Via libera a Posillipo, via Caracciolo, Rotonda Diaz, stop a via Partenope, via Nazario Sauro e appunto a Marechiaro uno dei punti più belli della costa. Sull'ordinanza arrivata solo ieri è stato molto critico il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli. «Non capiamo perché il comune abbia aspettato 24 ore per emanare questa ordinanza visto che i dati dell'Arpac sulla balneabilità sono stati inviati mercoledì scorso. Adesso invitiamo l'amministrazione a non perdere altro tempo e ad attivare subito i controlli per capire nelle aree interdette alla balneazione le cause dell'inquinamento. È impensabile arrivare con tanto ritardo e sciatteria burocratica a questi interventi sul mare di Napoli».

Antonio Esposito gestisce il lido delle Rose che affaccia proprio a Marechiaro ed è attaccato a Punta Nera dove il bagno è nuovamente consentito. La struttura contava 280 posti pre Covid ora scesi a 180. Ha un solarium e le docce. «Il mare è pulito - spiega - è vero che ci sono stati dei problemi la scorsa settimana durati due giorni, l'acqua era torbida ma ora è tutto regolare». Si sblocca la situazione per tutti - aggiunge - e non per noi, ma il tratto di costa è lo stesso non ne comprendo le ragioni. «Abbiamo visto - aggiunge - effettuare i rilievi per avere poi questo verdetto, non sappiamo più cosa pensare si dovrebbe andare alla fonte dei problemi invece di vietare la balneazione in piena stagione turistica. Una mazzata vera e propria. Noi non abbiamo chiuso, ma al massimo sono venute 25 persone al giorno e non tutte, malgrado gli avvisi messi, erano a conoscenza dei divieti, prezzi agevolati visto il momento e lo stop ai tuffi. Ma solo l'idea che un lato della costa è inquinato e l'altro no veramente mi lascia perplesso. Già la ripartenza è stata durissima e ora...speriamo che tutto si aggiusti rapidamente». Il lido delle Rose l'hanno scorso pur potendo riaprire ha scelto di rimanere chiuso. Niente stagione, niente incassi, per tutelare sostanzialmente la famiglia. «Avevamo paura - aggiunge ancora Esposito - e così abbiamo deciso di rinunciare, convinti che quest'anno sarebbe andata meglio». Ugo Petrocelli gestore del lido Marechiaro è incredulo. «Vediamo qualcosa di strano - spiega - come è possibile che a 500 bracciate da noi sia stato eliminato il divieto e a Marechiaro no? Le autorità competenti devono sbloccare questa situazione. Ovviamente con la bandiera rossa la gente si rifiuta di prendere il lettino se abbiamo avuto 15 persone è già tanto. C'è una diseguaglianza sospetta. Devono rifare i controlli e dare rapidamente i risultati altrimenti si rischia di chiudere qua la stagione ed è inaccettabile. Noi abbiamo fatto tutti i lavori necessari, ora il Comune deve individuare il problema e certo la decisione dell'Arpac di fare i rilievi dopo la bomba d'acqua che si è abbattuta su Napoli...direi una azione fuori luogo». Gianluca Capuano titolare di Cicciotto a Marechiaro resta perplesso sui dati. «Certo - spiega ci sono pochissimi motorini - è evidente che non c'è stato l'assalto ma chiudere, non lo so». Il ristorante tuttavia è andato bene registrando sempre il pienone. «Chi viene da noi non arriva - spiega - dai lidi, sono clienti che scendono a mangiare. E ora vedremo cosa accadrà, aggiunge, con il Green pass per la sala interna. Come intende muoversi? «Vorrei saperlo devo chiedere il certificato e il documento o basta solo il certificato se poi il nome della persona non corrisponde cosa si deve fare?»

Tuffi liberi da ieri a Posillipo ma chi si aspettava il sold out per l'elevate temperature è rimasto sorpreso. «Peggio di così - spiega Dario Liguori gestore del lido le Sirene - non poteva andare, altro che tutto esaurito probabilmente le persone in questo giro di informazioni ancora non sanno che ci si può tuffare, una stagione davvero strana questa storia dell'inquinamento proprio non ci voleva». Hanno aperto anche gli altri ma clienti pochi e tanta incertezza.
 

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