Napoli, la beffa Ztl a Marechiaro: per tornare a casa i residenti devono pagare

Napoli, la beffa Ztl a Marechiaro: per tornare a casa i residenti devono pagare
di Paolo Barbuto
Lunedì 25 Aprile 2022, 22:58 - Ultimo agg. 26 Aprile, 15:42
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Vuoi rientrare a casa con la tua auto? Sei costretto a pagare; Sei domiciliato in quella strada e hai un posto auto personale? Anche per accedere al tuo parcheggio privato dovrai pagare; sei ammalato e il medico deve venire a visitarti? Anche il dottore sarà obbligato a pagare e pagheranno per arrivare a casa tua anche il tecnico della lavatrice, l’elettricista, gli amici che inviterai per una festa di compleanno. Un obolo sarà imposto perfino agli addetti della rete elettrica nel caso in cui saranno costretto a correre per sistemare un improvviso black out. Sembra il racconto assurdo e fantasioso di una pellicola distopica, è la rappresentazione ufficiale di ciò che sta per accadere quest’anno, per la prima volta, a Marechiaro.

Da anni la discesa che porta al mare più amato dai napoletani viene trasformata in zona a traffico limitato con l’inizio della primavera e torna liberamente accessibile all’inizio di ottobre.

Da anni una telecamera presidia il varco, beffata dai furbetti a due a quattro ruote che nascondono la targa, sopportata dai residenti i quali ad ogni primavera sono stati costretti a presentarsi a uno sportello con i documenti personali e quelli dell’automobile per ottenere un permesso ed evitare che le fotografie scattate dalla telecamera di controllo si trasformassero in contravvenzioni. Da sempre i permessi sono stati concessi in forma gratuita. Quest’anno, invece, c’è una novità: dal 7 maggio tornerà in vigore la ztl e, stavolta, per ottenere il permesso di transitare sotto la telecamera, bisognerà pagare. Dovranno versare l’obolo tutti, residenti, domiciliati, titolari di aattività e, come avete letto qualsiasi altra categoria di automobilisti autorizzati a transitare. Autorizzati a pagamento. 



I residenti di Marechiaro, dopo aver letto l’ordinanza, hanno strabuzzato gli occhi, poi hanno iniziato a confrontarsi per capire se quel avevano letto era reale. Infine hanno deciso di opporre resistenza a questa decisione: per adesso l’unica opzione sul tavolo è quella di un ricorso, collettivo, al Tribunale Amministrativo Regionale, per fermare il documento prodotto dalla municipalità. Non si tratta, infatti, di una decisione presa dall’amministrazione centrale ma dal parlamentino locale che ha la titolarità della strada di Marechiaro la quale rientra, nel gergo burocratico, fra le strade della viabilità secondaria, quindi di competenza delle singole municipalità. Per decidere in che maniera opporsi alla richiesta di denaro per poter rientrare a casa o per parcheggiare dentro il condominio in cui è fissato il proprio domicilio, i residenti si sono dati appuntamento per domani sera nelle sale della parrocchia di Santa Maria del Faro; si guarderanno negli occhi, ascolteranno i consigli degli esperti di diritto amministrativo, poi decideranno cosa fare: sapendo che bisogna agire in fretta perché fra dieci giorni scatta la tagliola della telecamera e dei permessi a pagamento.

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La notizia dei permessi a pagamento per tornare a casa a Marechiaro ha messo in subbuglio l’intero quartiere ed è deflagrata nelle stanze della municipalità dove Francesco de Giovanni, presidente fino allo scorso ottobre, oggi al vertice dell’opposizione, ha tuonato contro la decisione: «Per anni abbiamo sempre opposto un fermo “no” alle richieste del Comune di istituire un costo per i permessi di transito nella Ztl di Marechiaro. Mi permetto di ricordare che a Posillipo si pagano le tasse più alte di tutta la città a fronte, tra l’altro, di servizi inesistenti. Far pagare i residenti per tornare a casa è una follia senza precedenti. La Municipalità ha perso un’ulteriore occasione per far sentire, come in passato, la sua ferma ed autorevole voce. Evidentemente ha abbassato la testa obbedendo docilmente». 

Giovanna Mazzone, presidente municipale a Chiaia da poco più di sei mesi, respinge ogni accusa al mittente e spiega la decisione è passata sopra la sua testa, imposta dall’alto, da palazzo San Giacomo: «Il nuovo dirigente che si occupa delle ztl ha ritenuto che anche per Marechiaro dovessero essere utilizzati i criteri che governano le altre aree simili, nonostante questa sia una ztl temporanea. Noi non possiamo opporci alla decisione di un dirigente che non ha ritenuto di seguire le orme del suo predecessore». Sembra una decisione puramente burocratica. Invece alla base c’è anche una presa di posizione politica. Lo spiega la stessa presidente Mazzone: «Ho parlato con l’assessore Cosenza perché le possibilità di modificare il disciplinare sulle ztl le ha l’Amministrazione centrale. Lui mi ha detto che la situazione va bene così com’è. Io, a tutela del territorio, ho chiesto almeno maggiori servizi: una navetta costante da maggio a ottobre, la presenza fissa dei taxi collettivi e, soprattutto un presidio puntuale da parte della polizia municipale. In cambio del pagamento il Comune deve offrire qualcosa...».

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