Massacrato a 15 anni dalla babygang, Gaetano operato alla milza: è vigile

Massacrato a 15 anni dalla babygang, Gaetano operato alla milza: è vigile
Sabato 13 Gennaio 2018, 14:27 - Ultimo agg. 20:06
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È stato operato il 15enne pestato da un branco di minorenni ieri pomeriggio a Napoli: gli è stata asportata la milza. Intanto indagini a tappeto per identificare i circa 15 ragazzini che ieri lo hanno picchiato con calci e pugni, verso le ore 18.30, davanti alla metropolitana di Chiaiano, quartiere della periferia di Napoli. Gli agenti della Polizia di Stato, oltre a visionare le immagini delle telecamere di videosorveglianza, potrebbero presto sentire la vittima del pestaggio. Da quanto al momento ricostruito, il 15enne era in compagnia di due cugini, si stavano recando a Qualiano per incontrare altri amici quando il branco è entrato in azione. I cugini sono riusciti a scappare mentre il 15enne è rimasto in balia della violenza. Quando tutto è finito, il ragazzino è riuscito a ritornare a casa, a Melito, ma il dolore era forte così uno zio lo ha accompagnato all'ospedale di Giugliano. Lì i medici hanno riscontrato il danno alla milza. Escluso che dietro il pestaggio possa esserci una rapina: la pista è quella di una violenza del tutto immotivata.
 
 

«Queste cose non devono più accadere, si deve fare giustizia». Stella, la madre di Gaetano, il 15enne picchiato da un branco di una quindicina di giovanissimi ieri sera a Napoli, affida ai microfoni della Tgr Campania il suo appello. «Mio figlio ha dovuto subire l'asportazione della milza ma poteva capitargli anche qualcosa di peggio. Non è possibile che episodi del genere si ripetono con tanta frequenza», dice la donna riferendosi al caso di Arturo, il 17enne accoltellato a dicembre nel centro di Napoli. «La prossima volta, a chi toccherà?», si chiede Stella. «Non siamo tutelati, questa violenza assurda deve finire». Alla donna, Gaetano ha raccontato di essere stato avvicinato insieme con i cugini dal gruppetto di sconosciuti all'esterno della stazione della metropolitana di Chiaiano, mentre aspettava un bus. Il branco lo ha preso di mira e poi lo ha circondato e colpito a calci e pugni, senza motivo: «Gli hanno chiesto di dove fosse, lui non ha risposto. Ed è scattata la violenza».
 
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