Ancora sangue a Mergellina. La notte tra domenica e lunedì è stata investita una coppia che attraversava in piazza Sannazaro, a pochi metri dal luogo in cui perse la vita Giuseppe Iazzetta, il 62enne travolto sulle strisce pedonali, lo scorso 18 settembre. Stavolta, un 40enne e una 37enne, entrambi residenti nella provincia di Avellino, sono stati sbalzati da un’auto che dopo l’impatto è fuggita via. L’uomo è ricoverato in Rianimazione, in prognosi riservata mentre la donna, frattura al bacino e traumi in tutto il corpo, è ricoverata all’Ospedale del Mare.
Doveva essere una serata spensierata per la coppia che, dopo aver mangiato una pizza, faceva ritorno verso l’auto. I due stavano attraversando la piazza quando sono stati travolti da un’auto pirata e si sono ritrovati schiacciati sull’asfalto. «Ho sentito uno schianto e mi sono diretto verso la piazza dove a terra, con la pancia rivolta verso il basso, c’erano un uomo e una donna» racconta Francesco Basile, uno dei lavoratori degli Chalet di Mergellina che ha rivissuto l’incubo di Elvira, la sua collega e amica investita mortalmente da un centauro su via Caracciolo la notte tra il 28 e il 29 agosto. «L’uomo era inerme, la donna chiedeva aiuto» continua Francesco che, con il comitato da lui fondato, ha raccolto migliaia di firme per l’installazione di dossi su via Caracciolo e nell’area di Mergellina.
Sul luogo dell’incidente, verso l’una di notte, i poliziotti municipali della sezione Infortunistica comandata da Antonio Muriano, hanno trovato tracce che potrebbero far individuare l’area dell’investimento. Si tratta delle strisce, ora col semaforo, nella parte di piazza Sannazaro che affaccia su via Caracciolo. Dai primi rilievi effettuati sul posto, dunque, sembrerebbe che la coppia sia stata notata da un auto che si era fermata per consentire loro il passaggio e subito dopo, invece, una seconda auto, dopo il sorpasso della prima, li avrebbe colpiti fuggendo via. Nelle prossime ore, verranno analizzate le immagini della videosorveglianza e le testimonianze registrate dagli uomini di Muriano. I semafori, al momento dell’investimento, funzionavano regolarmente sebbene proprio il loro funzionamento sia al centro delle proteste dei residenti che imputano «tempi troppo lunghi per l’attraversamento pedonale, fino a 5 minuti di attesa».
L’auto pirata, nel corso della nottata, è tornata sul luogo dell’incidente per mettersi a disposizione delle autorità ma, in ogni caso, le indagini procederanno nei confronti del 24enne napoletano alla guida della Fiat 500 fuggita via, per lesioni gravissime e omissioni di soccorso. Secondo quanto riferito dal giovane alla guida, dopo un primo momento, colto dal panico, il 24enne avrebbe cercato una stazione dei carabinieri per costituirsi decidendo poi di ritornare in piazza Sannazaro per mettersi a disposizione delle autorità. Quanto riferito dal giovane sarà vagliato dai poliziotti municipali che, nel frattempo, hanno sequestrato la Fiat 500 e sottoposto il 24enne agli esami per rilevare l’assunzione si alcool o sostanze stupefacenti.
Come si ricorderà a Piedigrotta, lo scorso ottobre, a perdere la vita fu Alessandra Navarra, anche lei mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. Il fratello di Elvira, Mustafà, invece era in bici quando venne travolto da un auto pirata. Infine il piccolo Christian Carezza investito mortalmente a giugno sul marciapiede e Gennaro Rubinacci, stessa sorte ma in via Bakù.
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