Mergellina, a Napoli un altro pirata della strada: netturbino travolto all’alba

Gamba lacerata e violenta emorragia, salvato da un collega che è riuscito a tamponare il sangue

Mergellina, a Napoli un altro pirata della strada: netturbino travolto all’alba
di Melina Chiapparino
Mercoledì 9 Novembre 2022, 23:56 - Ultimo agg. 11 Novembre, 07:40
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Ferito da un pirata della strada a Mergellina dove, ancora una volta, si è consumato un investimento pedonale. L’ultima vittima in tema di sicurezza stradale nell’area urbana che costeggia via Caracciolo è Giovanni Angellotti, 63enne napoletano finito in ospedale, ieri mattina. L’uomo, un operatore ecologico in forza all’Asia, stava attraversando via Giordano Bruno quando è stato ferito alle gambe da un centauro che lo ha travolto correndo ad alta velocità. 

Questo episodio che, solo per caso, non si è trasformato in tragedia, è l’ultimo della catena di investimenti pedonali che si sono susseguiti nel quartiere e che, in tre diverse occasioni, hanno avuto un epilogo mortale. Nell’area di Mergellina, tra la fine di agosto e ieri, Elvira Zibra, Giuseppe Iazzetta e Alessandra Navarra hanno perso la vita dopo essere stati investiti mentre attraversavano la strada e, nei giorni seguenti, altri investimenti pedonali si sono verificati nella zona, fortunatamente con esisti meno drammatici: hanno comportato il ricovero ospedaliero di due donne.

«Avevo appena finito di pulire le campane della raccolta differenziata quando, ho attraversato e lo scooter mi ha centrato in pieno - spiega Giovanni Angellotti, il 63enne napoletano che ieri stava svolgendo il suo lavoro quotidiano che consiste nella pulizia dei cassonetti su via Giordano Bruno - mi sono reso conto di uno scooter che veniva a tutta velocità, così istintivamente mi sono buttato all’indietro ma sono stato comunque colpito alla gamba destra che è rimasta ferita». L’uomo subito dopo l’investimento si è ritrovato a terra sanguinante ed è stato soccorso da un barista, Enzo Staiano, e da altri commercianti, oltre che da un altro operatore dell’Asia. 

«In quell’istante gli ho urlato contro e ho sentito un mio collega che gli gridava di fermarsi – spiega il 63enne - ma il centauro è sfrecciato via senza nemmeno accennare a fermarsi».

L’uomo, trasportato all’ospedale Fatebenefratelli con una lacerazione alla gamba è stato medicato e se la caverà con 15 giorni di prognosi. Lui ricorda di «aver perso molto sangue dalla ferita prima che un collega mi stringesse la sua cinturasull’arto per limitare l’emorragia. Se non mi fossi spostato, lo scooter mi avrebbe preso in pieno e non si è trattato di un caso perché su via Giordano Bruno, moto e auto corrono soprattutto la notte», ha spiegato l’uomo ferito. 

Il pirata della strada, fuggito su via Giordano Bruno lasciandosi alle spalle piazza Sannazaro, è al centro delle indagini della sezione Infortunistica Stradale della Polizia municipale di Napoli. Ieri mattina, subito dopo il ferimento del 63enne, sono arrivate sul posto alcune pattuglie del Nucleo Radiomobile dei carabinieri di Napoli e, pochi istanti dopo, le pattuglie della polizia municipale, che si sono trattenute per oltre un’ora sul luogo dell’incidente. 

Gli agenti, comandati da Antonio Muriano, hanno effettuato nel corso della giornata di ieri, la ricognizione di tutti i filmati delle videocamere della zona, incluse quelle delle attività commerciali e dei locali privati, oltre all’ascolto delle testimonianze per ricostruire la dinamica dell’evento e cercare di risalire all’identità del fuggitivo.

A parte gli indizi messi insieme dalla polizia municipale, l’invito di Muriano in merito all’intercettazione di uno scooter di colore scuro con a bordo un uomo, è quello di «chiedere la partecipazione di tutti gli abitanti, negozianti e di chiunque si trovasse in zona, al momento dell’investimento, per fornire dettagli o ulteriori numeri di targa rispetto a quelli già individuati». 

L’ennesimo investimento pedonale nel quartiere ha riacceso l’indignazione e la rabbia dei residenti che, da tempo, chiedono più attenzione alle istituzioni in tema di sicurezza stradale. Nel giro di poco meno di quattro mesi, a Mergellina, hanno perso la vita tre pedoni in circostanze molto simili. Elvira Zriba, 34enne napoletana di origine tunisina, è stata travolta da un centauro su via Caracciolo, la notte tra il 29 e il 30 agosto. Giuseppe Iazzetta, 62enne napoletano, ingegnere all’Alenia, è stato investito il 18 settembre, domenica mattina, mentre attraversava sulle strisce pedonali davanti casa, in piazza Sannazaro. Alessandra Navarra, 62enne napoletana che abitava in zona, è stata travolta mentre attraversava, sempre sulle strisce, via Piedigrotta, prima della Galleria Quattro Giornate. 

Dopo di loro, altre due donne, entrambe con poco più di 60 anni, sono finite in ospedale, sebbene non in gravi condizioni, a causa di investimenti su via Piedigrotta, all’altezza di via Generale Camillo Cucca e una di queste ha riportato anche fratture al bacino. «Chiediamo solo che le morti degli ultimi mesi non siamo vane e che ci si occupi della sicurezza dell’area a cominciare da piazza Sannnazaro» hanno chiesto gli abitanti del palazzo dove abitava l’ingegnere Iazzetta che da anni segnalano la presenza di quattro semafori gialli lampeggianti, mai attivati.

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