“Lo scompenso cardiaco è ad oggi una vera a propria epidemia, ed una delle principali cause di burden economico-sanitario nei paesi occidentali”, afferma il Prof Calabro’, presidente del corso. “Creare un network ospedale-territorio, oltre che rafforzare la gestione multidisciplinare del paziente, è mandatario per gestire questi pazienti”, afferma il Prof Pacileo. “La principale sfida per il futuro è riconoscere precocemente, e possibilmente curare con terapie personalizzate tutte quelle patologie genetiche che colpiscono il cuore di soggetti spesso giovani, con alto rischio di aritmie fatali o di progressiva perdita della funzione di pompa del cuore”, come afferma il Prof Limongelli. Il corso è organizzato in collaborazione con il gruppo di studio delle cardiomiopatie e malattie del pericardio della Società Italiana di Cardiologia (https://www.facebook.com/153296818541813/photos/a.153298598541635.1073741827.153296818541813/153818435156318/?type=3&link_share), ed ha ricevuto il patrocinio del network cardiologico della comunità europea sulle malattie rare (European reference Network on Rare Disease - Guard Heart; http://guardheart.ern-net.eu/), di cui l’Osp.
Monaldi (AO Colli) rappresenta uno dei 24 centri Europei di eccellenza