Napoli, incidente ai Vergini: anziana travolta dal motorino muore dopo un mese di agonia

Napoli, incidente ai Vergini: anziana travolta dal motorino muore dopo un mese di agonia
di Giuliana Covella
Mercoledì 30 Ottobre 2019, 19:55 - Ultimo agg. 31 Ottobre, 07:42
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Erano circa le 9.45 di venerdì 27 settembre quando Maria Esposito, 77 anni, stava andando a messa, come tutte le mattine, nella chiesa dei Vincenziani ai Vergini. Quel giorno la donna fu travolta da un ragazzo di 20 anni alla guida di uno scooter 150, che percorreva contromano via Supportico Lopez. Una frattura al piede e quattro punti di sutura alla testa fu la diagnosi dei medici per l’anziana, che ebbe un’emorragia cerebrale. Un incidente che causò danni gravissimi alla 77enne, rimasta in coma al San Giovanni Bosco per oltre un mese. Fino a quando il suo cuore ha cessato di battere, come racconta il figlio Giuseppe Giovinetti, titolare del wine bar Sciò in vico Buongiorno e consigliere alla III Municipalità: «Mia madre non c’è più, dopo aver lottato per più di un mese, ma il risultato è che qui non è cambiato nulla. Il ragazzo che l’ha investita continua ad andare in giro su quel motorino senza casco, né patente, né assicurazione. E, quel che è peggio, è che non è il solo».

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Molti bar e pizzerie al Rione Sanità hanno infatti tra i dipendenti  giovani che effettuano consegne a domicilio a bordo di motorini 50, 125 e 150 che, pur di salvare il cellulare o il caffè che trasportano, mettono a rischio la vita dei pedoni. Spesso provocando tragedie come quella accaduta alla madre di Giovinetti. Sull’episodio indagano i carabinieri della compagnia Stella. Ma l’unica certezza, per ora, è che una donna di 77 anni è morta perché investita da un motorino che non aveva nulla in regola. «Dopo 30 giorni trascorsi in sala di rianimazione, per un caffè portato da un ragazzo da via Arena alla Sanità ai Miracoli, tutto guidando contro mano, mia mamma oggi è morta - commenta con l’amaro in bocca Giovinetti - Hanno sequestrato la salma per l’autopsia, ma la cosa assurda è che nel quartiere non è cambiato nulla. Si continuano a portare caffè sui motorini. Mi chiedo: quante altre vittime dovremo aspettare ancora per far rispettare le regole alla Sanità?».

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