Motorini sequestrati a Napoli, verso il sì per l'ex Arsenale

Motorini sequestrati a Napoli, verso il sì per l'ex Arsenale
di Luigi Roano
Giovedì 26 Aprile 2018, 08:18 - Ultimo agg. 09:42
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La media dei sequestri dei motorini è di 350 al mese, al momento c'è ancora qualche spazio per stoccarli nell'unico deposito disponibile, quello di via Campegna, siamo a Cavalleggeri d'Aosta, zona Bagnoli. A preoccupare è il futuro. Tra due o tre mesi quel deposito sarà saturo. Ed è ancora, molto ma molto indietro la gara che la Prefettura deve chiudere per reperire altri spazi attraverso le ditte private. Lentezza burocratica del Palazzo di Stato ma anche la solita teoria di ricorsi e di interdittive antimafia che paralizzano lo svolgimento di un iter vitale per la città impegnata contro la lotta al crimine.

Il futuro prossimo preoccupa e non poco. Così proprio a via Campegna - a pochi passi dal sito del Comune - ce ne è un altro di proprietà del Demanio militare, è l'ex Arsenale. Individuato quale opzione buona come nuova depositeria o come surrogato di quella che già c'è. Cosa manca per chiudere la trattativa voluta fortemente da Palazzo San Giacomo? Qualche parere tecnico, ma soprattutto i soldi per mettere a posto quel sito, lambito da un incendio qualche mese fa e che comunque necessita di adeguamenti per la sua eventuale nuova funzione. Quella di una depositeria adeguata a Napoli è un'esigenza manifestata anche dal ministro dell'Interno Marco Minniti venuta fuori dai tanti comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica svoltisi in Prefettura ai quali ha partecipato lo stesso titolare del Viminale. Per quale motivo serve la depositeria? Molto facile dare una risposta. Dagli scippi alle stese, passando per chi circola senza casco o assicurazione, illeciti e reati para-gomorristici si consumano con i ciclomotori. Una vera e propria arma, di conseguenza se non si inertizza il mezzo con il quale si commettono le nefandezze è più difficile se non impossibile contrastare stese e scippi di cui i napoletani sono vittime ormai quotidianamente. Senza dimenticare il fenomeno delle baby gang. Il motorino per questi adolescenti terribili - e già dal lato sbagliato della vita - è un segno distintivo per entrare in un certo mondo.
 
«Al momento riusciamo ancora a fare i sequestri - racconta Ciro Esposito numero uno della Polizia municipale che da qualche giorno ha anche l'interim della Protezione civile - il tema è che il ritmo dei sequestri porta a immaginare che tra pochi mesi l'attuale depositeria sarà satura ecco perché ci serve trovare altro spazio. Confidiamo nella Prefettura e in quello che noi del Comune stiamo facendo senza dimenticare che il ministro dell'Interno ha più volte sollecitato sul tema della depositeria». La domanda è: i mezzi sequestrati perché non vengono ritirati dai proprietari così da saturare i depositi? I numeri per capire. La media del ritiro è del 25%, ogni cento motorini sequestrati solo 25 ritornano ai proprietari. Chi non ritira confida molto sul fatto che ad anticipare le spese del deposito del mezzo sequestrato è l'Ente che fa i sequestro. Nella sostanza, quando si tratta dei vigili urbani, il Comune anticipa la somma e poi si deve rivalere sul proprietario. Tra ricorsi e tempi burocratici alla fine Palazzo San Giacomo se recupera il 50% di quanto anticipato è già tanto. Piuttosto che pagare oneri e sanzioni, i proprietari decidono di abbandonarli; si dovrebbero fare carico di altre spese per l'alienazione, ma il conto arriverà dopo anni: quando sarà il momento, si vedrà. Per un periodo c'è stata la confisca diretta, e questo fungeva da deterrente e snelliva le procedure di alienazione, ma poi il provvedimento è stato eliminato.

Lunga e tormentata la storia delle depositerie. Una delle ultime emergenze criminali - sempre grazie ai motorini facilmente reperibili da chi delinque - parliamo di un anno fa, spinse il Comune a utilizzare uno dei depositi dell'Anm sostanzialmente dismessi. Quello della Stella Polare come depositeria. Saturatosi alla fine del 2017. Contestualmente fu utilizzato uno spazio in via Argine solo per 4 mesi poi sull'onda di una protesta subito chiuso. L'ultima operazione di sequestri fu fatta a fine dicembre. Da quel giorno è operativo solo la depositeria di via Campegna. Gli ultimi dati aggiornati sono quelli marzo-dicembre, con 4095 mezzi controllati, 1024 sequestri e 316 fermi amministrativi. Il sequestro è finalizzato alla confisca vera e propria mentre il fermo amministrativo è una sanzione che consente al proprietario del mezzo di ritirarlo dopo un mese pagando una multa.

Torniamo a via Campegna e all'Arsenale militare. Si diceva di un sopralluogo effettuato appena qualche giorno fa con un vicario del Prefetto Carmela Pagano, lo stesso comandante della Polizia municipale, l'Asl e i Vigili del fuoco. Il sito è grande abbastanza e se si fanno i lavori potrebbe risultare molto utile. Tra l'altro da quelle parti dovrebbe passarci anche una stazione della linea 6 del metrò. Dunque anche facilmente raggiungibile da chi eventualmente dovrebbe ritirare il mezzo sequestrato. Entro poche settimane si saprà l'esito del sopralluogo e in caso di semaforo verde, quali lavori occorrerebbe fare e in quanto tempio. Quest'ultimo è un fattore determinante, quello a disposizione è poco e dunque bisogna prendere al più presto una decisione. Il Comune cautelativamente sta verificando anche altri siti.
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