Gare di scooter in controsenso, risse continue «con spranghe per questioni di ragazze», auto con trap sparato a tutto volume fino a notte fonda. Siamo al Vomero, precisamente tra piazza Fuga, via Lordi e il liceo Sannazaro. Si allarga il fronte della movida, e lo fa in prossimità delle scuole. Se in centro storico continuano le notti senza freni del by night, spuntano nuove location del divertimento. Su tutte piazza Fuga, come detto, e via Bernardo Cavallino, ad angolo con via Domenico Fontana. Giovanissimi in strada non più solo nel weekend, ma anche durante i giorni della settimana (vedi via Aniello Falcone). Se la movida cresce di intensità e deregulation (come nel caso del giovane arrampicatore di San Giovanni Maggiore Pignatelli poi finito in ospedale a inizio settembre), crescono le proteste e le raccolte firme dei residenti, che si sentono «spaventati e barricati in casa».
Nelle storiche location della movida cittadina, in particolare al centro storico, nel post-Covid sono aumentate le criticità – complice anche la chiusura delle piste da ballo-sfogatoio. Il discorso vale anche per le nuove zone del by night, come piazza Fuga: «Da quando sono cadute le restrizioni pandemiche – spiega Giuseppe Esposito, portavoce dei residenti – qui non si dorme più e non si vive più. È un inferno.
Paradossalmente, il progetto dei dissuasori si è arenato in parte proprio nella campagna elettorale. «I dissuasori furono l’ultima iniziativa dell’ex assessorato comunale ai Trasporti di Marco Gaudini – spiega Paolo De Luca, presidente della Municipalità 5 – Il progetto è arrivato tardi all’attenzione del parlamentino. Il Consiglio di Municipalità non si può riunire, così come le commissioni, la cui ultima riunione è avvenuta il 10 agosto, 13 giorni prima del sopralluogo del Comune in zona. Se l’ufficio tecnico della municipalità intende intervenire, il parere politico non è vincolante. In merito deve però esprimersi la polizia locale, che non lo ha ancora fatto. In ogni caso, sarebbe utile se fosse raccolta una petizione da parte di cittadini e dirigenti scolastici». «Ho ricevuto nei mesi scorsi una petizione con un buon numero di firme di residenti – replica Marco Gaudini – Lamentavano scorribande nell’area di via Lordi-Donizetti-Fuga. Trattandosi di strade secondarie, la competenza è della Municipalità, cui ho trasmesso la petizione confermando la disponibilità del Comune all’installazione dei dissuasori (alcune bande sonore e dossi) e garantendo che i costi dell’operazione sarebbero stati sostenuti da Anm attraverso le risorse destinate alla segnaletica. Sui temi della sicurezza stradale non dovrebbero esistere confini di competenze. Intervengano gli uffici tecnici». In ogni caso, i dissuasori non sono stati installati.
Anche nei dintorni di un altro liceo della zona collinare, il Vittorini, è nata una nuova location di movida. Centinaia di giovani, di sera, si ritrovano in via Bernardo Cavallino, drink alla mano e belvedere davanti, fino a tardi. Una nuova «Aniello Falcone». Anche qui i residenti si stanno organizzando. Per finire, in centro storico la situazione avanza ma peggiora: «Allo spaccio, alle arrampicate e alle risse – spiegano dal nascente Comitato del Decumano del Mare – si sono aggiunti giovani ragazzi senza fissa dimora che montano le tende e vengono a dormire a San Giovanni Maggiore Pignatelli. Una tendopoli. I loro cani contribuiscono a devastare le aiuole e loro sono sempre su di giri. Tutti i nostri appelli sul degrado della zona sono inascoltati».