Napoli, addio alle «multe pazze» ma la delibera non basta

Napoli, addio alle «multe pazze» ma la delibera non basta
di Paolo Barbuto
Mercoledì 7 Aprile 2021, 23:30 - Ultimo agg. 8 Aprile, 19:23
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Le multe pazze stavolta verranno cancellate. Verrebbe la voglia di piazzare un grande punto interrogativo al termine della frase, perché il passato recente ci ha insegnato a non credere finché non ci sono certezze. Però stavolta c’è la parola di Alessandra Clemente che sulla vicenda si è espressa chiaramente e senza fronzoli: «La situazione va affrontata e risolta - ha detto in una lunga intervista prepasquale rilasciata al nostro Luigi Roano - e lo faremo nella prossima riunione di Giunta». Quella riunione è prevista nelle prossime ore (potrebbe slittare a domani) per cui non resta che attendere.

Come si fa a cancellare centinaia di migliaia di contravvenzioni comminate ai napoletani a loro insaputa? Il percorso è piuttosto complesso. Innanzitutto va ricordato che la questione si riferisce al varo di un’area pedonale da giugno a ottobre del 2020 che s’innestava nell’orario di sospensione della Ztl del Centro Storico. In pratica, laddove prima era consentito il transito al termine degli orari di traffico limitato, d’improvviso quel permesso è stato negato e, anzi, le restrizioni sono state rese ancora più severe: divieto assoluto di transito. Solo che il Comune dopo aver preso la decisione ha dimenticato di avvisare i cittadini e di piazzare una segnaletica adeguata. Così la gente ha continuato a passare al varco pensando si poterlo fare, mentre la telecamera, inesorabile, ha iniziato a scattare foto e a comminare contravvenzioni. Risultato: multe per 24 milioni sulle spalle dei napoletani, molti dei quali hanno ricevuto decine e decine di contestazioni. 

A settembre, quando iniziò a montare la protesta dei napoletani, intervenne de Magistris in persona e assicurò che avrebbe risolto la questione.

Non riuscì a produrre altro, però, che una delibera di “indirizzo” ai dirigenti comunali affinché trovassero una soluzione alla vicenda. Quella delibera non ebbe nessun seguito, l’invio delle contravvenzioni, invece, è andato poderosamente avanti.

Così i napoletani hanno tentato di fare ricorso alla Prefettura ma si sono visti respingere la richiesta: se c’è un documento del Comune che attesta il varo di un’area pedonale, chi transita in quel luogo deve essere multato, non ci sono scappatoie. Il tema è stato, di recente, anche al centro di una violenta presa di posizione da parte del presidente della Commissione Mobilità, Nino Simeone, il quale ha chiesto conto al sindaco del grave disagio procurato ai napoletani.

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Quali possono essere, allora, la soluzioni che la Giunta potrebbe mettere in campo nelle prossime ore? L’unica possibilità per consentire l’annullamento delle contravvenzioni è una delibera che “cancelli” la creazione dell’area pedonale urbana dello scorso giugno. In pratica sindaco e assessori dovrebbero scrivere un documento nel quale spiegano che quella modifica di viabilità non era valida ed è come se non fosse mai esistita. Solo in presenza di una documento del genere la Prefettura o il Giudice di Pace potranno accogliere i ricorsi dei cittadini napoletani.

Potrebbe anche esistere un’ulteriore possibilità, cioè quella di imporre l’annullamento di tutti i verbali, fare come se non fossero mai esistiti, ma sarebbe una decisione delicatissima e foriera certamente di gravi problemi. 

A dire la verità quale che sia la decisione del sindaco e degli assessori, dietro l’angolo potrebbe esserci qualche problema, soprattutto per via dei controlli da parte della Corte dei Conti. Se si decide, di punto in bianco, di annullare quelle multe, bisogna cancellare dal bilancio del 2020 i 24 milioni di incassi previsti per il pagamento di quelle multe. Poi c’è anche un altro dettaglio: oltre alla cancellazione delle contravvenzioni c’è da ripianare il fronte dei costi sostenuti per la rilevazione, l’imbustamento e l’invio delle multe (che abitualmente sono a carico del multato ma che in questo caso tornerebbero al Comune). Insomma, minori introiti e maggiori spese, tutto in un colpo solo, tutto per via di un’area pedonale mal segnalata.

Adesso comprendete perché non saremo totalmente certi, finché non lo vedremo, che quelle multe pazze saranno annullate?

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