Napoli, muro di folla ai Decumani: «50 minuti per percorrere 200 metri»

Napoli, muro di folla ai Decumani: «50 minuti per percorrere 200 metri»
di Gennaro Di Biase
Domenica 21 Novembre 2021, 23:39 - Ultimo agg. 23 Novembre, 12:29
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Turisti: si sta come sardine ai Decumani sotto Natale. Mentre l’attesa ordinanza comunale di disciplina del flusso pedonale ancora non c’è – arriverà «entro giovedì», assicura l’assessore De Iesu –, il traffico “umano” in centro è stato letteralmente paralizzato per questo weekend prenatalizio. E mentre il virus, purtroppo, si riaffaccia in tutto il Paese con la quarta ondata, il cuore di Napoli implode di visitatori, bus turistici parcheggiati ovunque, ed è una zona a distanziamento zero. In attesa del provvedimento comunale, i disagi vengono descritti sia dai turisti, che denunciano tempi di percorrenza biblici - «50 minuti per camminare da Largo Nilo a San Gaetano» -, sia dagli stessi commercianti: «Con un ingorgo così, vendere qualcosa è praticamente impossibile». Dal Comune, si annunciano «sanzioni a campione per chi non indossa le mascherine». 

Il centro è un muro umano, un maxi-assembramento. Migliaia di corpi incollati come in un bricolage nelle strette vie dei Decumani: via Benedetto Croce, San Biagio dei Librai, San Gregorio Armeno, via Capitelli, Spaccanapoli. Rallentamenti perfino nella larga piazza del Gesù. «Il virus sta banchettando in queste ore, in centro – dice Bruno Alcidi, titolare del celebre caffè del Capello di Maradona – Ieri mattina era impossibile servire il caffè, tanta era la folla. I pedoni restano bloccati per ore qui, a largo Nilo. Aspettiamo il provvedimento di contingentamento del flusso promesso dal Comune, ma non si vede un vigile urbano nemmeno a pagarlo a peso d’oro. Ho tolto perfino i tavolini per a fare spazio ai pedoni. Questo non è un turismo sostenibile. Serve un senso unico su San Biagio dei Librai». «Ho impiegato mezz’ora per fare 200 metri tra Largo Nilo e San Gregorio – racconta Claudia Piesco – 50 minuti per camminare da piazza San Domenico a piazza San Gaetano». E poi c’è la questione dei bus turistici, che ingolfano la marina e la zona universitaria. In merito, il Comune sta pensando al parcheggio Brin per lo stazionamento delle vetture che trasportano i vacanzieri. Se tanti, causa ressa, ai Decumani ieri hanno dovuto rinunciare a visitare i monumenti, padre Mario Savarese, parroco di San Francesco di Paola, ha «accolto con orgoglio la reliquia del sangue di Giovanni Paolo II – spiega – per la messa delle 12 ieri per il quarantesimo anniversario della Familiaris Consortio.

A parte turisti e fedeli, che l’hanno visitata, una serie di coppie hanno rinnovato le promesse di matrimonio davanti alla reliquia, alla prima uscita dopo il lockdown». 

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La paralisi non giova neppure agli affari, come accennato. Nei giorni scorsi, e prima dell’inaugurazione ufficiale della fiera di San Gregorio Armeno, la stessa associazione delle Botteghe e il famoso maestro del presepe Marco Ferrigno avevano sollevato la questione: «Invitiamo almeno i napoletani – aveva detto Ferrigno – a raggiungerci nei giorni della settimana». Il Comune è al lavoro da vari giorni, proprio per decongestionare il flusso ai Decumani: «L’ordinanza sulla disciplina dei flussi ai Decumani arriverà entro giovedì – spiega l’assessore comunale alla Sicurezza Antonio De Iesu – e sarà un provvedimento frutto di un lavoro condiviso con l’assessora Armato e con il sindaco. Non possiamo bloccare il flusso, ma bisogna istituire un senso unico. Gli uomini della Protezione Civile useranno megafoni per invitare cittadini e turisti a indossare i dpi, e sono previste sanzioni a campione su chi non indossa le mascherine». Appare confermata, dunque, la volontà di istituire un senso unico. E, in funzione della quarta ondata, arriva la novità l’inasprimento dei controlli sulle mascherine. Resta l’incognita sull’istituzione dei varchi. 

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