Napoli, celebrato su TikTok il killer che sparò alla piccola Noemi: «Quel video va cancellato»

Napoli, celebrato su TikTok il killer che sparò alla piccola Noemi: «Quel video va cancellato»
di Giuseppe Crimaldi
Mercoledì 4 Maggio 2022, 23:05 - Ultimo agg. 5 Maggio, 16:30
4 Minuti di Lettura

I video corrono online. Dal carcere nel quale sono reclusi, due imputati condannati per il ferimento della piccola Noemi e di sua nonna durante un raid armato in piazza Nazionale nel maggio del 2019, lanciano, sorridenti, messaggi ai familiari, si fanno ritrarre ameni e - con tanto di colonna sonora corredata da note neomelodiche - spediscono “imbasciate” ai propri cari, infrangendo tutti i regolamenti penitenziari. A denunciare il caso, che riguarda i fratelli Armando e Antonio Del Re, è il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli.

«Esiste un limite a tutto?». A chiederselo è Borrelli, e con lui quanti - più tecnologicamente avanzati e sempre informati sugli aggiornamenti, ma soprattutto sui deliri che circolano su internet - invocano un’ “etica di rete”. All’“Osservatorio TikTok” istituito dal consigliere regionale di Europa Verde per combattere e denunciare il degrado culturale e la celebrazione della malavita continuano ad arrivare segnalazioni su Armando Del Re, che rischiò di uccidere la piccola Noemi durante un agguato a Piazza Nazionale. «Ricordiamo - dichiara - che inizialmente il pm aveva chiesto 20 anni per entrambi i fratelli Del Re protagonisti di quell’infame sparatorie.

Le condanne sono state già ridotte a 16 e 14 anni. A questo punto temiamo ulteriori sconti di pena in Cassazione». Borrelli va dritto al punto fondamentale: «Forse è il caso di ricordare che questi due criminali non hanno mai mostrato nemmeno un minimo di rimorso per ciò che hanno fatto, se non davanti ai giudici dopo anni solo a nostro avviso nel tentativo di ottenere sconti di pena. I due, infatti, durante la fase di lockdown usavano i cellulari distribuiti dal Dap per realizzare video da condividere su Tik Tok, così loro si divertivano nonostante il dolore che aveva causato ad altri. Mentre la piccola Noemi avrà danni permanenti e dovrà costantemente essere monitorata ed essere sottoposta a vari interventi chirurgici. Ancora recentemente vengono proposti dai familiari video celebrativi di in particolare di Armando Del Re proposto come una sorta di mito che sta in carcere. Uno sconcio inaccettabile per le vittime di quella terribile giornata e per ogni cittadino perbene». 

Distinguiamo i piani. C’è un diritto dei detenuti a mantenere i contatti con le proprie famiglie, sacrosanto; ma «superare la decenza - come sostiene Borrelli, da sempre attento a simili fenomeni - sembra essere diventata la regola, in questa giungla informatica». 

Video

“A’ libertà è ‘a cosa cchiù carnale e doce...”, canta il neomelodico mentre le immagini inquadrano il più grande dei fratelli, Armando Del Re, immortalato quasi come un eroe, un martire perseguitato. «in attesa della pronuncia finale della Cassazione, la verità giudiziaria sul terribile agguato di piazza Nazionale è stata scritta già da due sentenze di condanna per i germani. Dopo avere incassato una condanna a 18 anni di reclusione, Armando Del Re ha ammesso il proprio coinvolgimento nella sparatoria avvenuta nel maggio 2019 in piazza Nazionale, quando durante un agguato contro Salvatore Nurcaro rimase gravemente ferita la piccola Noemi, di quattro anni. Il giovane si è detto responsabile nel corso del processo di appello che si sta tenendo in questi giorni (la sentenza è attesa per novembre). Per la famiglia della bambina, però, la confessione sarebbe soltanto una strategia per avere uno sconto di pena, sia ammettendo il reato sia cercando di evitare l’aggravante mafiosa. Al di là del caso singolo, forse il vero problema è lo scandaloso utilizzo che si fa dei social. E questo è altra cosa, e ben più estesa rispetto ai sorridenti atteggiamenti di due pregiudicati che sulla coscienza si portano un peso terribile. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA