Scudetto Napoli, nuovo murale per Maradona al Rione Traiano

Ospite d’onore Diego Armando Maradona Junior

Il nuovo murale dedicato a Maradona
Il nuovo murale dedicato a Maradona
di Emiliano Caliendo
Domenica 4 Giugno 2023, 14:22 - Ultimo agg. 5 Giugno, 07:14
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Vigilia di 4 giugno al Rione Traiano, data che resterà negli annali come il giorno in cui il Napoli è stato premiato ufficialmente dalla Lega Serie A come squadra campione d’Italia 2022/23. Di fronte al parco Costantino, su viale Traiano, è stato infatti inaugurato un murale dedicato a Diego Armando Maradona, dipinto lungo la facciata di una palazzina. Un’immagine monumentale, lunga una decina di metri, viene illuminata dalla luce rossa di torce pirotecniche: El Diez con la maglia dell’argentina al Mundial ’86, all’apice della sua carriera, con lo sguardo truce e fiero di chi è pronto alla battaglia, in quel caso la partita della sua Selección. Sul petto, oltre che lo stemma della federazione argentina, anche quello del Napoli, a testimoniare un legame indissolubile ancora oggi, sempre vivo. Dei tanti cori dedicati a Maradona cantati dai circa 500 presenti, tra tifosi e curiosi, uno è esemplificativo dell’irripetibilità della storia tra Diego e la città Napoli, prima ancora che con il Napoli. 

«C’è solo un Maradona», è l’urlo degli Ultras 1972, gruppo storico della curva B, tra gli organizzatori della serata. Tante le famiglie presenti, molti i bambini, alcuni arrivati a bordo di un’utilitaria completamente riverniciata d’azzurro, con tanto di scudetto. Hanno partecipato all’evento anche alcune delegazioni di tifoserie gemellate con i ragazzi della curva B come quelle di Psg, Monaco, Messina e Juve Stabia. Ospite d’onore Diego Armando Maradona Junior, figlio dell'asso argentino, che ha ricevuto in dono una targa. «In questo quartiere ho tanti amici – dice Diego Junior visibilmente commosso - ed è bello ed emozionante vedere­ l’amore che la mia gente dona a papà.

Vedere così tanto amore e toccarlo con mano è incredibile. Sono napoletano, sono nato qui, vado allo stadio da quando avevo 4 anni e vedere nella mia città delle cose così belle come questo murale mi riempie di orgoglio».

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Tanta, dunque, anche la gioia per la conquista di un tricolore che mancava dal 1990, quando Maradona indossava ancora la casacca azzurra: «Mi piace pensare che lui ci abbia messo la mano e i giocatori i piedi. È meraviglioso dopo 33 anni poter vivere questo. Sarò eternamente grato al mister e a tutti calciatori. Oggi anche mio padre sarebbe orgoglioso». L’opera, autorizzata dal Comune e festeggiata dall’intero quartiere, è stata realizzata con l’aerografo dagli artisti Mario Casti Farina e Bons Granato. «Oggi – spiega Farina - anche il Rione Traiano ha il suo Maradona. Ci ho messo tutto il mio impegno. Ovviamente, per fare le cose perbene, ci possono volere anche giorni. In questo caso,  abbiamo impiegato solo tre giorni per poter festeggiare in tempo domani (oggi ndr), che è il grande giorno. Maradona per me ha rappresentato l’infanzia, anche se non sono un fanatico del calcio. Per noi che negli anni ’80 eravamo bambini è stato come un super eroe». È proprio il caso di dirlo dunque: è stata la mano di D10S.

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