Napoli, omicidio dello zainetto: fermati sette del clan D’Amico-Mazzarella

Napoli, omicidio dello zainetto: fermati sette del clan D’Amico-Mazzarella
di Leandro Del Gaudio
Sabato 4 Maggio 2019, 07:46 - Ultimo agg. 5 Maggio, 09:51
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Immediata la risposta dello Stato dopo l’ennesimo episodio di violenza cittadina, culminato nel ferimento - in piazza Nazionale - di una bambina di soli quattro anni.
 


Doppio colpo di polizia e carabinieri a san Giovanni a Teduccio, vale a dire l’epicentro della faida tra clan Rinaldi e Mazzarella: sette fermi sono stati eseguiti a carico di altrettanti esponenti del clan D’Amico (quindi vicini ai Mazzarella) per l’omicidio di Luigi Mignano dello scorso nove aprile, nel cuore del rione Villa: sono i responsabili dell’agguato a pochi passi dalla scuola Vittorino Da Feltre, quello in cui viene ucciso un uomo che stringeva la mano del nipotino che stava andando a scuola, all’asilo, fiero del suo zainetto di spiderman (poi abbandonato a pochi passi dal luogo del delitto.

Ma non è tutto. Eseguita anche una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 5 appartenenti al clan camorristico Formicola per gli omicidi dei fratelli Massimo e Salvatore Petriccione avvenuti il 29 giugno 2002 e l’8 marzo 2004.

Inchiesta coordinata dalla procura di Gianni Melillo, al termine del lavoro del pm Antonella Fratello e dell’aggiunto Giuseppe Borrelli.

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