I due corpi vicini, immersi in una pozza di sangue, in camera da letto. Sono stati ritrovati così Nunzio Fornaro e Nina Kotlyarenko, entrambi 57enni, italiano lui, ucraina lei, compagni di vita dal 2003. A lanciare l'allarme chiedendo l'intervento delle forze dell'ordine, è stato il fratello di lui, che da lunedì non ne aveva più notizie. Forzati i cancelli e le porte dell' abitazione della coppia, un bel villino giallo in via Passariello, zona periferica del piccolo comune di Castello di Cisterna, sono stati i carabinieri della locale Compagnia (diretti dal capitano Marco Califano), a trovarsi dinanzi la tragica scena.
I due erano sul letto, l'uno accanto all'altra, senza vita, probabilmente proprio da lunedì, il giorno stesso in cui era stata interrotta ogni comunicazione con parenti ed amici che avevano provato a raggiungerli anche telefonicamente. Un caso di omicidio suicidio, consumato a colpi di arma da fuoco, l'ipotesi maggiormente accreditata. Una ipotesi però che non trova ancora conferme ufficiali da parte degli inquirenti che, per il momento, mantengono stretto riserbo nel tentativo di stabilire con esattezza l'intera sequenza di quanto accaduto, anche attraverso l'analisi degli elementi raccolti dagli uomini della sezione rilievi tecnici, e dal medico legale che ha proceduto ad effettuare una prima ispezione cadaverica esterna.
Al momento l'abitazione dove i due vivevano soli, in compagnia di un cagnolino, è stata sottoposta a sequestro, e in tutta la zona è calato un triste silenzio. Chi conosceva i due non riesce a dare agli inquirenti una spiegazione plausibile. Una coppia affiatata, gioviale: i due, insieme da 16 anni, non avevano avuto figli, ma erano contornati da tanti amici, come dimostrano anche le foto pubblicate sul profilo social dell'uomo dove abbondano i ricordi di banchetti, feste, scampagnate. I due si erano conosciuti per caso. Nina aveva iniziato a lavorare in quella casa, dove Nunzio viveva da solo. Poi con il tempo i sentimenti erano cambiati, maturati, e dal 2003 erano diventati una vera e propria coppia. Innamorati, felici e spensierati. Apparentemente nessun problema tra i due, né preoccupazioni economiche. Lui, un tempo cacciatore, come raccontano gli amici, era imprenditore nel settore edile, e si occupava di vendita di laterizi, e la loro casa era sempre aperta a tutti. «Non hanno mai manifestato segni di malessere, erano sorridenti, sereni ed uniti più che mai. Siamo sconvolti. Siamo stati qui di recente, per una grande festa nel loro giardino» raccontano alcuni amici guardando increduli l'abitazione: «Ne facevano spesso. Aprivano la loro casa ed invitavano decine di persone, tutti vecchi amici del quartiere, per trascorrere del tempo insieme. Proprio qualche giorno fa Nunzio ci aveva detto che pensava di organizzarne un'altra». Ora, invece, né quella, né altre feste si faranno in quella casa dove è piombato prepotentemente il silenzio, nella maniera più atroce, per cause che ancora restano avvolte nel mistero.
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