Napoli, nasce l'osservatorio anticamorra della Municipalità Stella-San Carlo all'Arena

Napoli, nasce l'osservatorio anticamorra della Municipalità Stella-San Carlo all'Arena
di Emiliano Caliendo
Lunedì 11 Aprile 2022, 17:25 - Ultimo agg. 12 Aprile, 10:41
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Un organo consultivo con il compito di monitorare il territorio e contrastare i fenomeni delinquenziali attraverso proposte fattive. Questo l’obiettivo del neonato Osservatorio Anticamorra per la Legalità e il Sociale della Terza Municipalità Stella – San Carlo all’Arena, presentato oggi 11 aprile nella palestra dell’Istituto Superiore Isabella D’Este Caracciolo alla Sanità. Il coinvolgimento della scuola, che ha tra i suoi indirizzi moda e alberghiero, non è casuale come spiega la preside dell’Istituto, Giovanna Scala. «È necessario – sottolinea la dirigente scolastica - coinvolgere i giovani su queste tematiche. Questo è un momento che serve a rendicontare quanto si è fatto e a comprendere in che direzione si vuole procedere. Insieme alla rete di istituzioni e associazioni, condividiamo quello che è un processo culturale di sensibilizzazione incidendo su quel pensiero che rende l’uomo dignitoso e libero». Una sessantina, infatti, i ragazzi presenti a battezzare la nascita dell’Osservatorio, tra cui gli studenti dell’alberghiero - che hanno garantito il servizio catering - e le studentesse di moda vestite con abiti storici frutto di una minuziosa ricerca. L’Osservatorio nasce per volontà del presidente dell’ente di prossimità, Fabio Greco (Movimento 5 Stelle), e riunirà oltre che esponenti istituzionali, anche appartenenti alle forze dell’ordine insieme a figure tecniche e ai tanti assistenti sociali ed educatori delle associazioni di volontariato che operano in particolar modo al Rione Sanità.  L’obiettivo è quello di recuperare i giovani di una zona martoriata dal fenomeno camorristico attraverso il coinvolgimento di associazioni, scuole e delle strutture già presenti sul territorio. «Vorremmo intercettare ogni singolo minore che possa intraprendere scelte di vita malavitose. L’Osservatorio sarà formato da professionisti, membri delle forze dell’ordine e da tutte quelle realtà di volontariato del territorio: associazioni, parrocchie, scuole. Il nostro intento è quello di mettere insieme queste realtà affinché si creino percorsi e soluzioni in grado di intercettare la devianza minorile», dichiara Greco. 

A presiedere il tavolo tecnico di coordinamento dell’Osservatorio, che andrà ad integrarsi con le realtà associative e territoriali già presenti nella Consulta del Terzo Settore della Municipalità, ci sarà Emanuela Belcuore, già Garante dei detenuti per la provincia di Caserta. «Oltre al monitoraggio – è il messaggio di Belcuore - organizzeremo convegni ed eventi per lanciare un messaggio di legalità soprattutto ai giovani e alle donne di questo quartiere. Metaforicamente, una donna può tradire un uomo ma mai un figlio: ossia nessuna donna vorrebbe che il proprio figlio andasse in carcere. Essendo già garante dei detenuti per la provincia di Caserta, ho teso la mano a questo progetto proprio per contrastare gli atti illegali, spingendo sulla prevenzione. Perché una volta che si arriva in carcere forse è già troppo tardi». A rafforzare l’idea che occorrano maggiori sforzi da parte delle istituzioni e dei cittadini in termini di prevenzione, in quanto «spesso questi bambini vivono in un contesto di povertà educativa», la neopresidente dell’Osservatorio cita un aneddoto personale: «Dopo la scuola c’è il ruolo svolto dalle associazioni, dagli assistenti sociali e dal classico vicino di casa. Da bambina alle scuole elementari ero amica di Milena, la mia compagna di banco. Lei purtroppo proveniva da una famiglia disagiata. Nel corso degli anni ci siamo perse di vista e l’ho purtroppo ritrovata al reparto di alta sicurezza del carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Ecco, se i miei genitori o mia nonna avessero in un certo senso integrato questa ragazzina in tutte le attività che conducevo da piccola, magari non si sarebbe persa per strada. Questo per dire che un contributo lo può dare chiunque: non chiediamo grandi sforzi. Goccia dopo goccia si forma il mare». 

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La conferenza di presentazione dell’Osservatorio, moderata da giornalista Simonetta de Chiara Ruffo, ha visto intervenire anche l’assessore alla sicurezza e alla legalità del Comune di Napoli, Antonio De Iesu. L’assessore ha plaudito al lavoro della presidenza di Municipalità ricordando però che serve «il reale coinvolgimento dei genitori dei ragazzi, molto più dei convegni». Tra gli esempi positivi citati dall’ex questore come presidi di legalità c’è la palestra di boxe della Fiamme Oro nell’ex mendicicomio, creata grazie al contributo del parroco del Rione Sanità padre Antonio Loffredo. Inoltre, l’assessore ha ricordato che la creazione di un osservatorio di questo tipo su ogni singola municipalità «si innesta nella prospettiva dell’accordo sulla sicurezza partecipata e integrata firmato dal ministro dell’interno insieme a sindaco, prefetto e presidente di Regione». Ed è proprio l’articolo 4 di quell’accordo a definire la partecipazione delle forze di polizia e di polizia locale agli osservatori sulle tematiche di sicurezza e vivibilità cittadina. Sono infatti intervenuti alla cerimonia d’inaugurazione il comandante dei Carabinieri della locale stazione Stella Antonio Mirra, il comandante della Polizia Municipale dell’Unità Stella Massimo Giobbe, il comandante della Guardia di Finanza Raffaele Caputo, il colonnello del Comando Forze Operative Sud dell’Esercito Fabrizio Arconi ed il Comandante della Polizia di Stato del Commissariato Stella – San Carlo all’Arena Giuseppe Arpago. Quest’ultimo ha spiegato come la devianza giovanile «sia qualcosa di più complesso della delinquenza» e su come a volte la prima «non si traduca necessariamente in fatti penalmente rilevanti». Per le realtà collettive che da anni lavorano sul territorio e con cui il tavolo tecnico dell’Osservatorio dovrà confrontarsi sono intervenuti Ugo Pugliesi della Rete Educativa Sanità, l’assistente sociale Nicola Garzilli e il garante dei detenuti di Napoli Pietro Ioia. Ha infine portato il proprio saluto alla sala la parlamentare del Movimento 5 Stelle, Gilda Sportiello, membra della commissione affari sociali della Camera dei Deputati.

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