Napoli, palazzo a rischio crollo in via Orsi: «Il cemento si sgretola»

Napoli, palazzo a rischio crollo in via Orsi: «Il cemento si sgretola»
di Gennaro Di Biase
Giovedì 13 Ottobre 2022, 11:00
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C'è ancora tanta apprensione in via Orsi, tra Vomero e Arenella. Decine di sguardi rivolti all'insù, verso il balcone del civico 18 transennato. Restano confermate l'evacuazione di 36 famiglie e la chiusura di 5 attività commerciali poste al di sotto del fabbricato a rischio, e «i lavori richiederanno tempi lunghi», spiega l'assessore comunale alla Sicurezza e alla Polizia Municipale Antonio De Iesu. Scongiurata, in ogni caso, la chiusura al traffico dell'affollata via della zona collinare. Circolazione vietata ai soli mezzi pesanti. 

 

Dopo la paura dell'altra sera, quando intorno alle 19 si è diffuso il panico per il cedimento, la giornata di ieri è stata dedicata ai rilievi sulla staticità dell'edificio, di otto piani totali (l'ultimo aggiunto in seguito). Presenti sul posto magistratura, periti, protezione civile, vigili del fuoco, polizia municipale. «Ho trovato che il cemento è datato e si sfarina sotto le mani - ha detto ai cronisti Salvatore Cervone, ingegnere assistente del condominio - La situazione dei due pilastri è pericolosissima, ma ho ragione di credere che tutto il cemento del palazzo sia nelle stesse condizioni. Sono state tolte le tramezzature, che devono essere di materiale fragile e non devono resistere ai carichi. Evidentemente, il pilastro era già al limite della resistenza, e le tramezzature davano un supporto maggiore, un piccolo supporto in più che faceva tenere a bada le intemperanze del pilastro. Quando hanno tolto le tramezzature si è verificato tutto. Ribadisco quello che ho già detto l'altra sera: fortunatamente abbiamo accertato questa circostanza, hanno tolto le tramezzature e abbiamo verificato la consistenza del cemento. Viceversa, sarebbe successo come alle Torri Gemelle: sarebbero collassati i due pilastri del quinto impalcato e la struttura sopra, che è pesante e conta tre piani ancora, sarebbe collassata. Come le Torri Gemelle. Sarebbe successa una carneficina». «Nessuno ha abbattuto nulla - dichiara Vincenzo De Franco, amministratore del condominio di via Orsi 18 - Le voci sugli operai riguardano normali lavori di ristrutturazione che sono in corso abitualmente negli appartamenti.

Non è stato abbattuto nessun pilastro. Il palazzo a rischio è un problema a latere, e la sua costruzione risale a 70 anni fa. Non sono un tecnico, ci sono indagini in corso e capiremo in funzione delle indagini». 

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«La strada non chiude - ribadisce De Iesu - la circolazione in via Orsi sarà impedita solo ai mezzi pesanti, deviati su via Niutta, piazza Muzii e via Gigante. Ieri mattina c'è stata la Procura sul posto e le indagini sono state affidate alla polizia municipale. Si tratta di una cosa seria, i lavori a mio parere, saranno lunghi». I disagi, però, restano tanti per le famiglie e per i negozianti di via Orsi. Salvatore De Simone, per esempio, abita al settimo piano del palazzo sgomberato. «Siamo stati avvisati del problema mentre eravamo fuori casa - sospira - L'altra sera abbiamo speso 70 euro per dormire in un b&b in centro. Al momento non abbiamo ricevuto indicazioni precise su come muoverci riguardo all'alloggio. Stanotte vedremo chi ci può ospitare». Il Comune, in ogni caso, ha assicurato i collegamenti tra gli uffici anche per garantire assistenza ai 36 nuclei familiari sfollati. Quasi tutti hanno scelto sistemazioni autonome. Una coppia e una studentessa sono stati alloggiati dal Comune in albergo. Poi i commercianti. Riccardo Saliva ha due attività in via Orsi. Una pizzeria e un negozio, Soluzioni Smart, che «è stato chiuso - racconta - sono ore di confusione. C'è stato un cedimento, è tutto quello che sappiamo. Aspettiamo di capire però tra quanto tempo potremo riprendere possesso dei negozi e degli appartamenti». 

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