Napoli, i parcheggiatori appiccano il fuoco in strada per riscaldarsi

Napoli, i parcheggiatori appiccano il fuoco in strada per riscaldarsi
di Alessandro Bottone
Lunedì 17 Dicembre 2018, 11:28
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Il freddo non ferma i parcheggiatori abusivi in città. Sfidano anche il gelo che da qualche giorno sferza Napoli con temperature abbastanza rigide. E lo fanno con ogni mezzo pur di non interrompere l’attività illecita che frutta soldi e permette loro anche un controllo capillare del territorio.
 


A Barra, nell’area adiacente la stazione della Circumvesuviana, i diversi parcheggiatori abusivi che insistono lì da mesi sono soliti appiccare il fuoco per riscaldarsi con un secchio riempito di legna e alimentato costantemente. Le fiamme si vedono anche da lontano: è una scena alla quale tanti cittadini si sono ormai abituati. Tutto avviene sulla pubblica via a qualsiasi ora del giorno. A pochi metri c’è il parcheggio a servizio della stazione dove quotidianamente gli utenti lasciano in custodia i propri veicoli, principalmente automobili. In cambio di qualche euro saranno sorvegliati dal gruppetto di uomini che si intrattiene nel tratto tutto il giorno, lasciando la postazione solo nel tardo pomeriggio. Anche dalle immagini satellitari, in realtà, si intuisce che è da diversi anni che l'attività illecita viene portata avanti, probabilmente da persone diverse.

Qualche mese fa la Polizia Locale intervenne proprio in via Gerando Chiaromonte, dopo la segnalazione dei cittadini, per smantellare una catapecchia in lamiere di ferro costruita quale ricovero dagli stessi parcheggiatori abusivi. Più volte hanno tentato di ricostruirla proprio pensando alla necessità di ripararsi dalle temperature difficili dei mesi invernali. Non ci sono riusciti ma costantemente occupano lo spazio a ridosso del parcheggio, a pochi metri dal sottopasso della stazione, dove spesso si posiziona anche un venditore ambulante che commercia prodotti ortofrutticoli occupando parte della carreggiata.



L’area destinata a parcheggio, proprio a ridosso dei binari, versa in condizioni di pieno degrado. Non solo per il verde non curato, con le piante che coprono anche i rifiuti. A terra ci sono diversi quintali di materiali di ogni genere: legno, plastica, scarti di lavori edili e soprattutto tappeti di guaina utilizzati per impermeabilizzare i tetti. Una zona “controllata” di giorno e abbandonata subito dopo la chiusura della stazione.
Ma c’è chi fa notare che il Comune ha di recente provveduto alla sostituzione delle lampade dei lampioni che illuminano il tratto dimenticando però l’esigenza di un maggiore controllo e la necessità di una adeguata sorveglianza utile per stanare i criminali che scaricano illecitamente i rifiuti oltre che a far allontanare gli stessi parcheggiatori abusivi.

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