Napoli, parcheggio abusivo spa: sono 3.600 i padroni delle strade. Multe per tre milioni: mai pagate

Napoli, parcheggio abusivo spa: sono 3.600 i padroni delle strade. Multe per tre milioni: mai pagate
di Paolo Barbuto
Giovedì 30 Agosto 2018, 22:47 - Ultimo agg. 31 Agosto, 08:08
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Per combattere il nemico bisogna conoscerlo perfettamente, così negli ultimi mesi la «mappa» dei parcheggiatori abusivi di Napoli che un tempo era custodita gelosamente al comando della polizia municipale, è stata diffusa, condivisa, presentata ai tavoli in cui s’è parlato e si parla del fenomeno. Il Mattino è riuscito a leggere quel documento: novecento pagine fitte fitte con nomi, indirizzi, dettagli. C’è il racconto di un mondo che, pur essendo sotto gli occhi di tutti, è difficile da inquadrare nella sua interezza. Quelle carte contengono, soprattutto, un’amara certezza: i parcheggiatori abusivi sono tanti, sono ben organizzati e attualmente sembrano invincibili. L’auspicio è che la guerra intrapresa dalla città possa essere vinta, la sensazione è che non sarà per niente facile, soprattutto dopo aver dato uno sguardo ai numeri e ai dettagli. 
Il documento chiarisce che a Napoli «operano» esattamente 3.263 parcheggiatori abusivi. Un esercito, un numero impressionante che fa trasforma il mondo oscuro degli abusivi nell’«azienda privata» con il maggior numero di addetti di Napoli. Incredibile, vero? Eppure è esattamente così. Sono tanti, sono organizzati, sono aggressivi, perché questa azienda macina talmente tanto denaro da non poter essere gestita con superficialità. 

L’unico dato che non viene fuori dal documento riguarda gli introiti. Però un’analisi realizzata qualche tempo fa con l’ausilio delle forze dell’ordine ci permise di valutare, al ribasso, un giro d’affari da 2 milioni al mese, 24 milioni all’anno, una cifra spaventosa.

Il documento si concentra, com’è giusto che sia, sulle azioni di contrasto al fenomeno. Dal 2010, ogni volta che un parcheggiatore viene intercettato, identificato e multato, i dettagli vengono fatti confluire in questo database. Così non solo è possibile sapere chi sono e quanti sono gli abusivi ma è possibile capire anche dove lavorano abitualmente, in quale orario, in quale giorno. 

Il primo degli interventi registrati risale al giugno del 2010, si riferisce a un parcheggiatore sorpreso a taglieggiare gli automobilisti in via Leoncavallo, ai piedi del palazzo del consiglio Comunale di Napoli, a quaranta metri in linea d’aria da Palazzo San Giacomo. In tutto, a partire da quel giorno, sono stati registrati 37.938 interventi: significa che dal giugno del 2010 ad oggi ci sono stati altrettanti controlli e sono state comminate contravvenzioni agli abusivi. Sappiate che, allo stato attuale, la multa è l’unica arma a disposizione per contrastare gli abusivi, in attesa che la legge Minniti trovi applicazione e nelle more di ordinanze sindacali che non sembrano aver sortito gli effetti sperati. Ovviamente tutti i 3.263 parcheggiatori abusivi di Napoli risultano nullatenenti, così prendono le multe che un tempo erano di 771 euro e più recentemente sono arrivate a mille euro tondi, e le stracciano.

Il report segnala che, dal 2010 ad oggi, sono state elevate contravvenzioni agli abusivi per un valore superiore ai 31 milioni di euro, non segnala, però, che di quei 31 milioni di euro non è stato mai pagato nemmeno un solo centesimo.

Quel parcheggiatore che, per primo, venne sanzionato nel 2010, è ancora al lavoro: simbolo vivente dello spernacchiamento degli abusivi alle azioni di contrasto. Non solo è ancora al suo posto ma è anche in cima alla lista dei parcheggiatori che hanno ricevuto il maggior numero di sanzioni: Raffaele S. ha accumulato nel corso degli anni la bellezza di 740 verbali tondi, per un totale di 584.618 euro che, ovviamente, non ha mai pensato di pagare. Alle sue spalle nella speciale classifica degli abusivi di lungo corso, un collega che lavora in una strada adiacente (quindi sempre nei pressi di palazzo San Giacomo) il quale ha collezionato settecento verbali tondi, anche lui per un valore che supera il mezzo milione di euro.

La «regina» dei parcheggiatori, invece, non appartiene alla stessa zona. Si tratta di una donna che taglieggia le persone che vanno all’ospedale Cardarelli, Roberta R., la quale è entrata nella compagine degli abusivi nel 2012 ma ha già messo da parte centoundici verbali per un totale di pagamenti (che non ha mai effettuato) vicino ai novantamila euro.

Avrete capito, se non ne eravate già al corrente, che il gruppo degli abusivi napoletani comprende anche le donne. Sono in nettissima minoranza, appena 67, ma chi le ha viste all’opera spiega che hanno capacità di «convincimento» nei confronti degli automobilisti decisamente valide: sono più aggressive e, rispetto ai colleghi uomini, molti più inclini alle minacce e al danneggiamento delle vetture in caso di mancato pagamento.

C’è da registrare anche la presenza di stranieri fra i parcheggiatori: per la maggioranza sono magrebini, attualmente hanno un ruolo estremamente marginale ma in alcune zone della città (ai cavalli di Bronzo, ad esempio) stanno iniziando a imporre le loro regole.

Nelle mani dei parcheggiatori, si rileva dal report, ci sono 1.305 strade e piazze della città di Napoli: per capire quant’è ampia la diffusione del fenomeno dovete sapere che la toponomastica ufficiale conta in tutto 3.180 strade (abbiamo escluso dal computo i vicoli dove non ci sarebbe spazio per auto e parcheggiatori).

Significa, dunque, che gli abusivi hanno il potere sul 40% delle strade della città. Ma, andando a guardare nel dettaglio, si scopre che dall’«occupazione» degli abusivi sono rimaste fuori esclusivamente le strade delle aree periferiche, quelle dove sarebbe inutile chiedere il pizzo. Alla fine, spulciando nome per nome, si scopre che nel centro di Napoli e nei quartieri residenziali, le strade nelle mani dei parcheggiatori sono quasi l’80%.

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